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CANCELLIERI Rosario

05 novembre 1825 - 11 gennaio 1896 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Atti parlamentari Commemorazioni.
Domenico Farini, Presidente

Poiché il Senato volle per sua grazia aspettare la mia presenza, perché gli fossero comunicate le necrologie dei colleghi defunti nell'intervallo dalle ultime sedute ad oggi, così io obbedisco al doloroso incarico, procedendo alla lettura di esse.
Signori senatori! [...]
Dopo breve malattia, l'11 del mese di gennaio si spengeva a Vittoria, città che gli aveva dato nascimento, il senatore Rosario Cancellieri, oltrepassati di due mesi e sei giorni i settantun'anni d'età.
Per oltre un ventennio, prima come deputato di Comiso, durante cinque legislature (IX, X, XI, XIII, XIV), poi da più d'altrettanti anni quale senatore, egli frequentò assiduamente l'una e l'altra Camera. Funse ambedue gli uffici con grande diligenza: al mandato diede la parola fluida, la operosità, il tenace insistere di chi delle resistenze, degli ostacoli stessi sa fare via agli intenti.
Occorrerebbero lunghe pagine, occorrerebbe disegno più ampio di quello che a me incombe per fare semplice cenno delle leggi intorno a cui riferì o parlò, degli speciali incarichi affidatigli, dello zelo ostinato che vi mise. I bilanci dello stato, le leggi per provvedere alla finanza, sovvenire l'agricoltura, rinvigorire la pubblica economia; tanto le giudiziarie, quanto le altre d'indole strettamente politica; i maggiori argomenti, insomma, introdotti in Parlamento a tempo suo, discorse con abbondante versatilità. Pratico come era della pubblica amministrazione e della legislazione, cercava soventi di metterne in risalto quelle che gli sembravano complicazioni o contradizioni, o non eque applicazioni; reclamava si correggessero, invocava si risarcissero i torti; il buon diritto, secondo lui offeso, a restaurare si provvedesse. Nella Provincia di Siracusa, nella sua città ebbe aderenze numerose, seguito di stuolo fedele: lo guidò colla connaturata vivezza: ebbe, come suole nelle lotte intense accadere, favoreggiatori ardenti, non meno ardenti opposizioni. Agli amici, agli aderenti diede animo, parola, opera, influenza, sia nelle amministrazioni locali, sia nel Parlamento. Al dolore della famiglia dell'estinto si associa il nostro cordoglio. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 23 marzo 1896.