senato.it | archivio storico

CALVI Gaetano

28 febbraio 1849 - 05 giugno 1915 Nominato il 16 ottobre 1913 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Manfredi, Presidente

Onorevoli colleghi! Nel tempo, in cui sono state chiuse le nostre sedute, abbiamo perduto i senatori Fergola, D'Alì, Grenet, Masi, Calvi, Massabò, Villa Tommaso, Campo, Balestra, Tournon, San Donnino, Di Martino, Florena, Salvarezza Cesare. [...]
Il senatore Gaetano Calvi, morto in Casale Monferrato il 5 giugno, era nativo di Mede nel pavese, e l'età contava dal 28 febbraio 1849. Fu avvocato dei più chiari in Piemonte, ed il suo studio in Casale gli dava estesa e ragguardevole clientela. Il suo esercizio era nel foro civile; e possedeva dottrina specialmente in idraulica, materia di frequenti ed importanti contestazioni nella Lombardia e nella Lomellina. Laureato in giurisprudenza non soltanto, ma in filosofia, in istoria e filologia, fu pubblicista e poeta. Gli elettori di San Nazzaro dei Burgondi gli diedero i suffragi nel 1886 per il mandato politico; rinnovatigli senza interruzione fino al suo ingresso in Senato, avvenuto per nomina del 16 ottobre 1913; onde appartenne alla Camera dei deputati dalla 16ª alla 23ª legislatura; oratore ascoltato specialmente in discussioni giuridiche, sui bilanci, e su proposte di leggi industriali ed agrarie. Poco al Senato poté dare: ma lo tenevamo in pregio e lo piangiamo estinto. (Benissimo). [...]
BERGAMASCO. Domando di parlare.
PRESIDENTE Ne ha facoltà.
BERGAMASCO. Consenta il Senato che io aggiunga poche parole a quelle nobilissime dell'illustre nostro Presidente in commemorazione del compianto nostro collega Gaetano Calvi, col quale divisi l'onore di rappresentare, nell'altro ramo del Parlamento, la nobile e patriottica terra di Lomellina.
Gaetano Calvi fu un vero figlio delle proprie opere. Sorto in un ambiente modesto, dotato di ingegno pronto e vivace, questo educò con pertinacia, con lavoro indefesso nello studio del giure, e divenne avvocato insigne, preclaro, specialmente fornito di fine intuito giuridico, per modo che la sua fama varcò ben presto i confini della provincia e della regione per diventare italiana.
Rappresentante politico per otto consecutive legislature del collegio di Sannazzaro dei Burgondi, tutelò con grande zelo gli interessi morali e materiali dei suoi fedeli elettori contemperandoli però sempre con quelli superiori e generali del paese.
Ma la dote per cui Gaetano Calvi fu più apprezzato e amato, la dote per la quale la sua scomparsa prematura lasciò un doloroso senso di vuoto in quelle popolazioni che tanto l'amavano, e nella larghissima schiera dei suoi amici ed ammiratori fu la bontà dell'animo.
Nessuno, infatti, tra gli infelici e i bisognosi di aiuto che a lui ricorsero, lo fece invano.
Quanti sono i caduti, i disillusi della vita, che trovarono in lui quel conforto di consiglio o materiale che sollevò In loro di nuovo la speranza!
Alla memoria del collega valoroso e benefico vada il nostro saluto affettuoso e riverente.
Io prego il Senato di voler approvare la proposta, che faccio, di esprimere il suo cordoglio alla famiglia e al Comune di Mede Lomellina. (Approvazioni).[...]
ORLANDO, ministro di grazia e giustizia e dei culti.Domando di parlare.
PRESIDENTE, Ne ha facoltà,
ORLANDO, ministro di grazia e giustizia e dei culti.Assolvo il compito altrettanto onorevole quanto doloroso di esprimere a nome del Governo tutta la simpatia riverente, che esso prova innanzi ai gravi lutti, che quest'alto consesso ha subiti; e in questa simpatia si contiene il pieno consenso al tributo di riconoscenza e di lode, che le inspirate parole del Presidente illustre e degli altri senatori hanno apprestato alla memoria degl'insigni uomini, di cui piangiamo la perdita.
Ascoltando quelle parole, la mia mente quasi astraeva dalle persone singole, e al di sopra degli uomini commemorati, io vedevo passare innanzi ai miei occhi tutta una serie di vite nobilmente spese nei campi più diversi: dall'esercito all'amministrazione civile, dal Parlamento alle amministrazioni locali, dalle aule della giustizia alla cattedra della scuola e così via via - forme di attività diverse, ma congiunte tra loro da quest' unica idea e da quest'unica fede: il servizio reso alla patria (Bene! Bravo!).
E pensavo a quanti tesori di sapienza e di patriottismo in quest'Aula nobilissima si racchiudono. Né io nulla aggiungerei a quanto così egregiamente è stato detto; ma concederà il Senato che trovi qui un'eco la vibrazione di talune note particolari, che o per ragioni personali o per ragioni di ufficio più vivamente palpitano nell'animo mio, a proposito, della dipartita di alcuni valentuomini.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 dicembre 1915.