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CALCIATI Galeazzo

04 novembre 1828 - 08 agosto 1900 Nominato il 20 novembre 1891 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Stanislao Cannizzaro, Vicepresidente

Signori senatori,
[...]
Addì 8 agosto cessava di vivere a Borgonuovo Valtidone, Provincia di Piacenza, il senatore conte Galeazzo Calciati.
Solo quattro giorni prima della morte, appena subita un'operazione chirurgica, aveva manifestata l'angoscia profonda dell'animo per l'esecrando delitto che poc'anzi aveva strappato sì alto grido di dolore in tutta Italia, ed aveva espresso la speranza che i medici gli consentissero il viaggio a Roma per compiere il suo dovere di senatore. Ma pur troppo tale nobile desiderio non poté essere soddisfatto; e colla vita gli fu tolto il conforto sperato di assistere al solenne plebiscito di devozione che la nazione, per mezzo de' suoi rappresentanti, tributò al giovane Sovrano ed alla dinastia in quest'Aula nella memoranda seduta dell'11 agosto.
Galeazzo Calciati nacque a Piacenza il 4 novembre 1828. Si addottorò in legge a Parma ancor giovanissimo e fece tosto ritorno alla sua città nativa ove cominciò a congiurare per la libertà e l'indipendenza d'Italia.
Arrestato a vent'anni, senz'alcun riguardo alla sua giovinezza, fu condannato a morte, condanna che gli fu commutata nel carcere a vita. Indi, per intercessione di alta parentela, gli fu fatta grazia quando aveva già scontati undici mesi di duro carcere a Kufstein. Appena Piacenza fu annessa al Piemonte, Galeazzo Calciati incominciò una vita operosa per i molti pubblici uffici che gli furono immediatamente affidati dal suffragio dei suoi concittadini, consci del sapere e delle doti morali di lui e memori delle sue benemerenze verso la patria.
Fu consigliere comunale per molti anni; deputato di Bettola per l'11ª, 12ª, 13ª e 14ª legislatura; indi collo scrutinio di lista deputato di Piacenza per la 16ª legislatura. Sindaco di Gossolengo per ventidue anni, presidente, fin dalla sua fondazione, dell'Ospizio cronici di Borgonovo; presidente della Croce rossa, dell'Opera pia Mandelli. Venne poi chiamato a far parte di questo consesso con Regio decreto del 20 novembre 1891.
Il conte Galeazzo Calciati si distinse in tutta la sua vita per rettitudine esemplare, per amore del pubblico bene, per serenità e dignità di carattere, per fermezza di convinzioni, le quali poterongli consentire di conciliare nell'animo suo la fede religiosa di cattolico coi doveri sempre adempiuti di buon cittadino e con l'affetto e la devozione alla patria, alle libere istituzioni ed alla dinastia.
Dell'antico patriotta che affrontò le prigioni e non mutò mai di fede politica, dell'egregio cittadino che tanto cooperò al bene del suo suolo natio, del perfetto gentiluomo, il Senato serberà riverente memoria. (Benissimo). [...]
GIANTURCO, ministro di grazia e giustizia. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GIANTURCO, ministro di grazia e giustizia. Con profondo cordoglio, in nome del Governo, mi associo alle nobilissime parole pronunciate dal nostro Presidente per commemorare i senatori Calciati,
[...]
che hanno servito la nostra patria colla spada e con la penna, nell'esercizio di pubblici uffici, nel Senato e nella diplomazia, portando sempre un'alta nota di patriottismo e di virtù nell'esercizio di sì alte funzioni.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 22 novembre 1900.