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CAETANI Gelasio

07 marzo 1877 - 23 ottobre 1934 Nominato il 23 gennaio 1934 per la categoria 06 - Gli ambasciatori e per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lazio

Commemorazione

 

Luigi Federzoni, Presidente

"PRESIDENTE. [...] Sorte simile, in età egualmente lontana dalla vecchiezza, ha tolto alla nostra affettuosa aspettazione un altro uomo di elevato prestigio morale e politico, egli pure da pochi mesi appartenente al Senato: Gelasio Caetani, la personalità del quale aveva come principale carattere una felice versatilità congiunta a una cultura straordinariamente estesa, ma sorretta dalla disposizione ad applicarsi con pari serietà a studi e attività di ordine diversissimo: l'ingegneria e la diplomazia, l'agricoltura e la storia, la politica e la cultura; e in ciascuna di queste manifestazioni del suo spirito Gelasio Caetani fu qualcuno e fece qualche cosa che merita e meriterà di non essere dimenticata.
Il giovine patrizio nato da una delle più antiche e nobili famiglie d'Italia non aveva voluto dover nulla al proprio grado sociale. Laureatosi ingegnere a San Pietro in Vincoli, si era specializzato nella tecnica mineraria, affermandosi poderosamente negli Stati Uniti, ove aveva voluto cominciare la sua esperienza come semplice operaio: in pochi anni vi aveva conquistato, col suo lavoro professionale, una posizione di prim'ordine. Aveva abbandonato questa, al preannunzio dell'intervento dell'Italia nella guerra europea: era tornato per arruolarsi volontario, ed era stato un prode fra i prodi. L'epica mina del Col di Lana rimarrà memoranda fra gli episodi più splendidi della guerra. La croce dell'Ordine Militare di Savoia e tre medaglie d'argento al valore erano state alto riconoscimento dell'eroismo di lui.
Congedatosi dopo la vittoria, Gelasio Caetani si era dedicato alla bonifica dei suoi tenimenti nell'Agro Pontino, ardita impresa per la quale egli aveva precorso con l'opera e col sacrificio personale quella che è stata poi, su vastissima scala, la prova più grandiosa del rinnovamento fascista. In pari tempi aveva affrontato con le ricerche suggeritegli dal restauro della rocca avita di Sermoneta, la ricostruzione documentata della storia della sua millenaria casata, mediante l'esplorazione e la pubblicazione sistematica del prezioso archivio della Domus Caietana: e ne aveva tratto alcuni volumi di particolarissima importanza. Ma l'appello di un imperativo dovere lo aveva presto tolto alle care fatiche della terra e degli studi. Nazionalista fra i più consapevoli e animosi, aveva dovuto accettare, a malgrado di ogni sua vecchia ritrosia, di scendere nella lotta come uno dei candidati per Roma, nelle elezioni generali politiche del 1921; e col suo nome, con la sua combattività, con l'efficacia limpida e diritta della sua parola aveva notevolmente cooperato alla vittoria sulle avverse forze del demagogismo socialista, popolare e massonico. Alla Camera, in quei torbidi anni di lotta senza quartiere contro l'intrigo parlamentare e la sopraffazione sediziosa, aveva messo la sua magnifica tempra di polemista e la sua varia competenza al servizio di quella che era già la causa del Fascismo. Dopo la marcia su Roma era stato mandato dal Duce Ambasciatore a Washington, ove era rimasto cinque anni, veramente degno e idoneo a rappresentare colà la nuova Italia sorta dalla guerra e dalla rivoluzione. In questi ultimi anni, reduce fra noi, si era ridato fervidamente alle predilette imprese degli studi e dell'agricoltura, trovando quasi un nuovo riposo dello spirito nel coltivare anche con gusto e finezza singolari la scultura.
Una vita così piena, un'obbedienza così costante e generosa agli ideali supremi hanno fatto di Gelasio Caetani, di questo gran signore e gran lavoratore, un tipo compiuto di italiano impareggiabile e di perfetto fascista.
Siamo certi che la Patria ne ricorderà il nome e l'esempio.
MUSSOLINI, Capo del Governo, Primo Ministro. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, Capo del Governo, Primo Ministro. Il Governo si associa alle parole commosse pronunciate dal Presidente di questa Assemblea.
Desidero rivolgere un particolare tributo alla memoria dei senatori Gelasio Caetani, [...]. Essi hanno servito fedelmente lo Stato".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,3 dicembre 1934.