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BORROMEO Emanuele

27 maggio 1821 - 28 febbraio 1906 Nominato il 10 ottobre 1892 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori! Sembra fatale per la nostra Assemblea che non vi sia sospensione di lavori senza che abbiamo a rimpiangere qualche collega. [...]
Del senatore Emanuele Borromeo (nato a Milano il 27 agosto [sic] 1821, morto a Roma il 28 scorso febbraio) mi vieta di parlare l'espressa volontà del defunto, il quale fin dal 1901 così scriveva alla Presidenza:
"Eccellenza, Io sottoscritto prego V.E. che in occasione del mio decesso, esprimendo l'ultimo vale ai colleghi, non sia fatta di me alcuna commemorazione, e che la mia sepoltura sia semplice, senza né discorsi, né fiori, né rappresentanze.
Devotissimo.
Emanuele Borromeo. Senatore".
Ma non è possibile che un uomo come il senatore Borromeo scompaia dalle nostre file senza che si abbia almeno dal Senato un mesto, ma profondamente affettuoso saluto. (Benissimo). [...]
BOSELLI, ministro della pubblica istruzione.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
BOSELLI, ministro della pubblica istruzione. Con cordoglio pari a quello manifestato dall'illustre Presidente del Senato del Regno, il Governo si associa al compianto del Senato e del paese per la perdita di alcuni tra i componenti di questo altissimo consesso. Le perdite che in esso avvengono, toccano in modo particolare il pensiero e l'animo del paese, perché qui in mezzo a voi, onorevoli senatori, si accolgono coloro che ne esprimono, in modo eminente, i ricordi patriottici e i servigi e le virtù amministrative e intellettuali e le operosità economiche. [...]
La modestia pari al valore del senatore Emanuele Borromeo, aiutante di campo di Cialdini a Castelfidardo e poi rappresentante dell'Italia all'Esposizione internazionale di Vienna, come annunziò l'onorevole vostro Presidente la modestia del senatore Borromeo ci vieta di aggiungere parole commemorative; solo io dico che dal giorno in cui San Carlo Borromeo istituì nel maggior tempio di Milano la prima scuola popolare, fino alle Cinque giornate, fino all'epoca dell'esilio nobile e generoso dei patrioti lombardi, non v'è pagina di storia civile e patriottica del nostro paese dove non sia scritto il nome della famiglia Borromeo. (Approvazioni) Humilitasè divisa dei Borromeo. Ma è umiltà che emerge a malgrado suo, ed oggi ch'essa volle far tacere il Senato del Regno, io in nome del Governo mi sento tratto ad infrangere il divieto e ad insorgere contro questa mirabile e gloriosa umiltà. (Vivissime approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 9 marzo 1906.