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BONCOMPAGNI LUDOVISI Luigi

21 giugno 1857 - 22 luglio 1928 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Lazio

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione.
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. [...] Il 22 luglio spegnevasi in Roma, dov'era nato il 21 giugno 1857, don Luigi Boncompagni Ludovisi, dell'illustre antica famiglia dei principi di Piombino. Aveva conseguito la laurea in ingegneria nella celebre Ecole des Minesdell'Università di Lovanio e, tornato in Italia, conscio dei maggiori doveri che il censo e il casato impongono verso la patria e la società, volle dare la sua attività ad opere feconde di bene.
Appassionatissimo dei problemi relativi all'agricoltura e al miglioramento agrario, non solo seppe gestire con amorosa cura e grande competenza le sue terre, trasformandone le colture, ma meritò che il Governo lo chiamasse per lungo tempo a rappresentare il ceto dei proprietari nella Commissione per la bonifica dell'agro romano. Fu benemerito amministratore, fin dalla fondazione, dell'istituto di credito fondiario, portandovi il prezioso contributo della sua esperienza tecnica e divenendone poi attivissimo Vicepresidente e Presidente per molti anni.
Fu consigliere comunale di Roma per due volte e seguì sempre con interesse di figlio amoroso la soluzione dei problemi relativi alla Capitale.
Ma il campo dove più rifulsero le qualità del suo animo fu quello della carità. Spirito profondamente religioso, diede tutte le sue cure all'assistenza dei poveri, soccorrendoli, visitandoli, recando loro sempre, assieme a generosi sussidi, parole di conforto e di elevazione. Fu socio e poi presidente delle Conferenze di San Vincenzo de Paoli, grande e benefica istituzione di carità. Ma ove più risaltò il suo inesausto desiderio del bene, congiunto all'amore verso la patria, fu nell'assistenza agli organi della grande guerra, allo scopo di assicurare l'assistenza materiale, morale e religiosa a tante migliaia di poveri bimbi, sacri alla riconoscenza della nazione. Egli dette grandissimo contributo alla creazione dell'Opera nazionale per gli orfani di guerra, favorendone con l'azione entusiastica ed instancabile il grandioso sviluppo e ne fu per parecchi anni Presidente, dedicando ogni giorno molte ore al suo prediletto Istituto.
Tante benemerenze civili valsero a Don Luigi Boncompagni Ludovisi la nomina a senatore il 6 ottobre 1919 e fu assiduo ai nostri lavori e a noi tutti carissimo.
Ma la sua molteplice, indefessa attività ebbe presto a minarne la fibra e già da vari anni la malferma salute lo aveva costretto con grande dolore ad allontanarsi da molti degli uffici che con tanto zelo aveva ricoperti: mai si spense però in lui, fino agli ultimi suoi giorni, la santa fiamma del bene e il desiderio di adoperarsi in opere benefiche.
L'amore verso la patria e la religione furono gli ideali costanti nella vita del gentiluomo, di cui ora piangiamo la perdita dolorosa. Chiniamo reverenti la fronte sulla sua bara e porgiamo alla nobile addolorata famiglia l'espressione del nostro sincero cordoglio. (Benissimo).
MUSSOLINI, capo del Governo. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MUSSOLINI, capo del Governo. Il Governo si associa alle nobili parole commemorative pronunciate dal Presidente dell'Assemblea.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 novembre 1928.