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BONASI Adeodato

25 marzo 1838 - 23 luglio 1920 Nominato il 25 ottobre 1896 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione.
Tommaso Tittoni, Presidente

Egregi colleghi!
nell'intervallo delle nostre sedute si è spenta la nobile vita di Adeodato Bonasi, che onorò già questo seggio presidenziale coll'altezza dell'ingegno, colla vastità della dottrina, colla singolare bontà dell'animo, colla grande modestia e dignità del carattere. Già vari mesi or sono, presagendo quasi la sua prossima fine, egli, mentre rifiutava la conferma nella designazione alla Presidenza che voi gli avevate unanimemente offerta, vergava alcune righe nelle quali manifestava il desiderio di non essere commemorato in Senato. Noi ci inchiniamo reverenti innanzi alla volontà dell'illustre estinto.
Però, senza contravvenire ad essa, pur rinunciando a tessere la sua biografia, mi sia permesso almeno di dire che la sua memoria vivrà perenne nei nostri cuori. (Approvazioni).
La generazione alla quale appartenne Adeodato Bonasi ebbe la ventura di fare l'Italia.
Non è pertanto da meravigliare se negli ultimi mesi della sua vita egli non nascondesse agli amici intimi la sua tristezza. Ed invero nessun maggior dolore può concepirsi per gli ultimi superstiti della generazione che ha fatto l'Italia, che quello di vedere una parte della nuova generazione intenta a disfarla! (Approvazioni vivissime).
Egregi colleghi!
Additando ai giovani l'esempio preclaro di Adeodato Bonasi, noi compiamo opera educatrice; onorandone la memoria, noi onoriamo il patriottismo, la rettitudine, l'altezza e la nobiltà del pensiero! (Approvazioni).
Il consiglio di Presidenza vi propone il rinnovamento delle condoglianze alla famiglia, le condoglianze alla città nativa, la erezione di un busto nelle sale del Senato e la sospensione di questa seduta in segno del nostro lutto. (Approvazioni).
GIOLITTI, presidente del Consiglio e ministro dell'interno. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio e ministro dell'interno. Il desiderio espresso dall'illustre defunto non può impedire al Governo di associarsi dal più profondo del cuore al dolore di questa Assemblea per la perdita di persona che così altamente l'ha onorata.
Io poi che ebbi la fortuna di essergli collega per molti anni nel Consiglio di Stato non posso fare a meno di ricordare in modo speciale l'altezza del suo ingegno, la profondità dei suoi studi, la nobiltà del suo carattere. (Applausi).
Mi associo a tutte le onoranze che potranno essere rese a persona che rese così eminenti servigi al suo paese. (Approvazioni).
PRESIDENTE. Pongo ai voti le proposte dell'Ufficio di Presidenza testé enunciate.
Chi le approva è pregato di alzarsi. (Sono approvate all'unanimità).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 17 settembre 1920.