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BONACCI Teodorico

30 giugno 1838 - 13 gennaio 1905 Nominato il 04 marzo 1904 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Marche

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori.
Altri cinque colleghi abbiamo perduto nel periodo trascorso dalle ultime nostre sedute. [...]
Un'altra grave perdita ha fatto il Senato ed il paese con la morte del senatore Teodorico Bonacci, avvenuta il 13 gennaio di quest'anno.
Figlio del senatore Filippo, il quale fu magistrato eminente, egli sortì i natali a Jesi il 30 giugno 1838.
Nobile carattere d'uomo, di patriota, di giurista, Teodorico Bonacci prese parte alla campagna del 1866 nelle schiere garibaldine: fu alternativamente deputato di Jesi e di Ancona, poi di Sora; e venne assunto alla Camera vitalizia il 4 marzo 1904.
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno, poi due volte guardasigilli, - egli manifestò sempre in tutti questi uffici, come dal suo seggio in Parlamento e nel Ministero di avvocato, - oltreché un robusto ingegno, una vasta e soda cultura, un illuminato senso pratico, una rettitudine, una indipendente e nobile energia di carattere non mai smentita, la quale non lo lasciava transigere di un punto su quanto egli credesse giusto, o salutare per il paese.
Conscio sempre del dovere che ha il deputato di rappresentare la nazione e non solo il proprio collegio, aveva in orrore il farsi stromento delle private ambizioni, dei privati interessi e degl'ignobili intrighi, che spesso vi si accompagnano. Ond'è che ben si può applicare a Teodorico Bonacci il detto del poeta:.
..alma sdegnosa.
Benedetta colei che in te s'incinse.
L'energia della sua fibra si rifletteva nel suo accento franco ed incisivo, ne' suoi modi vibrati, in tutte le movenze dell'alta, seria e simpatica sua persona: ma, sotto questa maschia fierezza, palpitava un sensibile ed ottimo cuore.
Stretto con lui da vincoli di profonda stima e di lunga amicizia, ne ho potuto apprezzare le doti preziose e rare in questi tempi, in cui pur troppo non sono sì rari i caratteri flosci ed incerti.
Il lutto della famiglia, angosciata per la scomparsa del degno uomo, è lutto del Senato e della patria.
Il tuo esempio, o Teodorico Bonacci, e l'affettuoso ricordo di te non si scancelleranno dai nostri cuori. (Benissimo). [...]
PEDOTTI, ministro della guerra. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
PEDOTTI, ministro della guerra. In nome del Governo mi associo alle parole di compianto che l'illustre nostro Presidente ha pronunciato per i cinque colleghi testé defunti [...]

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,7 febbraio 1905.