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BOCCA Teresio

10 dicembre 1825 - 04 marzo 1897 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! [...]
Oltrepassati i settantun anni, all'imbrunire del 4 di marzo moriva di morte improvvisa a Verona il tenente generale Teresio Bocca. Era nato a Fubine nella Provincia di Alessandria il 10 dicembre 1825, e con lungo tirocinio nell'Accademia militare era stato educato.
A vent'anni sottotenente di fanteria, a quarantacinque maggior generale, tenente generale a cinquantadue, comandante di corpo d'Armata a sessantuno: questa fu la sua rapida carriera dalle belle attitudini onde fece prova agevolata. La maggior parte di essa alla testa di truppe di fanteria o nell'esercizio dei più alti comandi lo aveva reso pratico, oltre che di tutti i particolari del mestiere, dei mezzi coi quali si padroneggiano i sentimenti e gli affetti, si guidano le schiere. Una decennale permanenza nel corpo di Stato maggiore, prima da capitano poi da ufficiale superiore, lo aveva addottrinato nei vari rami dell'apparecchio militare, nell'arte di organare e condurre gli eserciti; tanto che lo si reputò atto ad indirizzare i giovani ufficiali meglio promettenti, e comandò la scuola di applicazione dello Stato maggiore, prima che fosse trasformata in scuola di guerra.
All'infuori della prima, combatté le campagne dell'indipendenza; in quella del 1859, pel fatto d'armi di Palestro, dove era capitano di Stato maggiore, meritò la croce di Savoia; nell'ultima del 1866 comandò il 56° reggimento di fanteria.
Dal 1877 assunto successivamente al comando delle divisioni di Perugia, di Firenze, di Bari; dal 1886, per cinque anni, comandante il VII corpo d'Armata in Ancona, in tutte quelle residenze lasciò di sé grato ricordo e desiderio.
Era una prestante figura di soldato adusto, rigido mantenitore della disciplina, dall'aspetto severamente marziale: la fermezza nel comando correggeva con la urbanità: il tratto rendevalo accetto alle autorità ed alla cittadinanza.
Senatore dal 4 dicembre 1890, per l'appunto un anno dopo, già valicati i quarantasei di servizio, cessò dalla milizia attiva. Fu adunque il compianto collega uno degli ufficiali cresciuti nell'Accademia di Torino che le guerre e gli avvenimenti dell'ultimo mezzo secolo innalzarono, in ancora verde età, ai gradi superiori, ed ebbero la fortuna di toccare i maggiori. Fu anche egli uno dello stuolo valoroso, di cui alcuni brillarono per ingegno e coltura, tutti benemeritarono per il vivace sentimento del dovere, per il culto della bandiera e dell'onore, per la devozione alla patria. (Benissimo).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 6 aprile 1897.