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BIANCHI Nicomede

19 settembre 1818 - 06 febbraio 1886 Nominato il 12 giugno 1881 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giacomo Durando, Presidente

Mi permetta ora il Senato che io gli parli delle gravissime perdite che il Senato ha fatto durante questo scorcio di ferie. [...]
Ieri l'altro ancora funestava il Senato un'altra perdita quella del commendatore Nicomede Bianchi, la di cui vita si spegneva in Torino nelle prime ore pomeridiane del giorno stesso.
Nato a Reggio di Emilia nel 1818, il Bianchi intraprese gli studî della scienza medica nella quale si addottorò. Abbandonato in seguito l'esercizio dell'arte salutare si dedicò intieramente agli studi storici e dette saggio in essi di molta valentia e dottrina, come ne fanno testimonianza le opere principali da lui pubblicate: la Storia della politica europea in Italia dal 1814 al 1861e la Storia della Monarchia piemontese dal 1773 al 1861.
I suoi meriti letterari e scientifici gli apersero le porte di molte accademie fra cui quella Reale di scienze e lettere di Torino. Di principî eminentemente liberali prese parte ai primi movimenti politici italiani e fu nel 1848 tra i componenti il Governo provvisorio di Modena e Reggio. Nel 1864 resse la carica di segretario generale nel Ministero della pubblica istruzione ed ebbe poscia il posto di sopraintendente degli Archivi di Stato a Torino, posto che occupava attualmente.
Era senatore del Regno dal 12 giugno 1881. Per l'integrità del suo carattere, la gentilezza e generosità dei sentimenti e per la sua mente elevata lascia un gran vuoto e di sé ben grata ricordanza. [...]
PRESIDENTE. La parola spetta al senatore Tabarrini.
TABARRINI. Mi sia permesso di unire il mio compianto alle nobili parole colle quali il nostro Presidente ha deplorato la morte del collega senatore Nicomede Bianchi.
Il Bianchi fu uomo operosissimo e d'ingegno versatile, e le sue pubblicazioni quasi si contano cogli anni della sua vita. L'ufficio di soprintendente agli Archivi che per molti sarebbe stato un riposo, fu per lui eccitamento a nuovi lavori.
Benemerito della storia italiana, a lui si deve la raccolta più importante dei documenti che illustrano i grandi avvenimenti accaduti in Italia in questa seconda metà del secolo; e lo storico futuro del nostro risorgimento attingerà dai volumi del Bianchi i dati più sicuri per portare giudizio di quest'epoca memorabile. Dico lo storico futuro, perché di narrazioni dei fatti recenti scritte a comodo di parte ne abbiamo anche troppe; ma non possono ambire al nome di storia.
Io credo che il Senato, nel deplorare la morte di Nicomede Bianchi, sia interprete del sentimento della nazione intera, la quale sarà sempre grata al Bianchi di avere illustrato un periodo di storia nazionale moderna, che vince d'importanza molta storia dei tempi trascorsi, e che la nuova generazione mostra d'ignorare, come fosse passato da secoli.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,8 febbraio 1886.