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BERTARELLI Pietro

17 dicembre 1845 - 15 marzo 1922 Nominato il 06 ottobre 1919 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Con animo ben triste compio il dovere di annunziarvi un nuovo lutto. Dopo brevissima malattia, questa notte in Roma cessava di vivere uno dei nostri più cari colleghi, il senatore Pietro Bertarelli.
Nato a Casal Monferrato il 17 dicembre 1845, fin dai primi anni rivelò un ingegno forte e vivace, e, compiuti con onore gli studi di giurisprudenza, entrò nella pubblica amministrazione, al Ministero di agricoltura e poi all'interno. Iniziata la carriera dai più modesti gradi, seppe farsi subito apprezzare e la profonda competenza che venne acquistando nelle discipline amministrative lo fece presto assurgere ad alti e delicati incarichi. Segretario di sezione al Consiglio di Stato nel 1885, veniva due anni dopo nominato ispettore generale dell'Amministrazione dell'interno e nel 1891 prima e poi nel 1896 veniva chiamato dalla fiducia dell'onorevole Di Rudinì, allora presidente del Consiglio, al delicatissimo incarico di segretario della presidenza del consiglio dei ministri, nel quale ufficio esplicò opera veramente preziosa, sì da meritarsi la nomina a prefetto, con incarico di direttore generale dell'amministrazione civile. Ed anche in tale importante carica egli mostrò l'acutezza del suo ingegno e la rettitudine del suo animo, sicché dopo breve tempo veniva nominato consigliere di Stato.
Nel 1912 veniva promosso presidente di sezione ed allorché fu collocato a riposo gli venne conferito il titolo di presidente onorario, quale attestazione delle sue insigni benemerenze.
Un tale uomo non poteva rimanere estraneo alla vita pubblica e dalla 20ª legislatura fino alla 24ª fu alla Camera dei deputati rappresentante del collegio di Tortona. Ai lavori parlamentari fu assiduo e partecipò ad importanti discussioni sopratutto in materia di bilanci, pronunziando efficaci discorsi, nei quali ogni volta riaffermava la sua alta competenza nelle materie giuridiche e amministrative.
Il 6 ottobre 1919 fu nominato senatore ed anche qui in Senato si acquistò vivissime simpatie; fu assiduo ai nostri lavori e negli uffici centrali dette sovente la sua preziosa collaborazione.
Pietro Bertarelli fu uomo di animo mite, di rettitudine indiscussa, di modi affabili, che tutta la sua nobile esistenza volse sempre al bene del paese.
Sulla bara ancora dischiusa dell'insigne uomo inchiniamoci reverenti e mandiamo le nostre commosse condoglianze alla famiglia così dolorosamente colpita. (Approvazioni).
FACTA, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FACTA, presidente del Consiglio dei ministri, ministro dell'interno.L'animo dei componenti il Governo è colpito da grave dolore per la perdita di Pietro Bertarelli. Il Presidente di quest'alta Assemblea ha parlato di lui con affetto ed ammirazione, e noi ci associamo profondamente commossi a quanto egli ha detto. L'Amministrazione dell'interno non può dimenticare l'opera di Pietro Bertarelli, alacre, intelligente e grandemente simpatica, la quale fu volta esclusivamente al bene del paese, portando una luce nuova di onestà, sentimento ed affetto; essa ha formato il maggior lustro della sua vita.
Pietro Bertarelli ha fatto parte di questa importante amministrazione ed ha operato sempre con intendimenti forti e sani di cittadino italiano che adora la sua patria.
Egli lascia dietro di sé una vivida luce; inchiniamoci reverenti alla sua memoria e mandiamo ad essa il nostro affettuoso saluto. (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 marzo 1922.