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BASTOGI Gioacchino

06 dicembre 1851 - 21 dicembre 1919 Nominato il 04 aprile 1909 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi! Son trascorsi pochi giorni da quando vi annunciavo la scomparsa di amati colleghi, ed ecco che altre perdite sono venute ad addolorarci. [...]
Il 21 scorso mancò poi ai vivi in Firenze il conte Gioacchino Bastogi, nato il 6 dicembre 1851 a Livorno dal conte Pietro, che fu insigne patriota e ministro delle finanze nei Gabinetti Cavour e Ricasoli all'alba del nuovo Regno.
Educato dal padre al culto delle idealità nazionali ed all'amore di tutto ciò ch'è nobile e degno, egli non solo crebbe generoso e munifico, ma fu studiosissimo dei problemi sociali ed agrari e sinceramente desideroso di un vero miglioramento delle classi lavoratrici.
Eletto, con votazione quasi plebiscitaria, deputato pel collegio di Montepulciano per la XVIII legislatura, il mandato gli fu sempre riconfermato dai suoi fedeli elettori fino alla XXIII; e sarebbe certamente stato rieletto anche per quella, se non avesse spontaneamente rinunciato e, nonostante le insistenze, mantenuto la rinuncia.
Durante i lunghi anni di deputazione, milite operoso del partito liberale, fu tenuto in grande stima da tutte le parti della Camera, fu attivo nei lavori delle commissioni, collaborando a importanti disegni di legge, specialmente a quelli che interessavano la sua regione natia, della cui prosperità fu quanto mai zelante difensore.
Dotato di censo cospicuo, della sua fortuna fece sempre largo e filantropico uso; pel suo spirito colto, raffinato e generoso, la munificenza illuminata era, più che un godimento, un bisogno. Molteplici furono i campi di questa sua attività benefica: sue opere sono, fra l'altro, la creazione dell'interessantissimo Museo di Montepulciano, la costruzione del Teatro di Acquaviva e l'ingrandimento dell'Ospedale di Sarteano: ogni anno centinaia di bambini poveri del suo collegio erano, grazie alle sue cure, inviati agli ospizi marini di Viareggio e molti giovani doverono alle borse di studio da lui istituite l'aver potuto proseguire negli studi. E innumeri erano le sue elargizioni per tutte le istituzioni benefiche, per tutte le iniziative di progresso e di civiltà, innumeri le opere provvide che ebbero il suo impulso, le sventure ch'egli alleviò con mano insieme prodiga e modesta.
La sua nobile, austera figura rimarrà indelebile nella memoria di quanti lo conobbero; attorno alla sua bara piange la folla dei beneficati, piange tutta la toscana.
Le sue benemerenze gli avevano valso la nomina a senatore, concessagli il 4 aprile 1909. Ed ora il Senato invia alla sua memoria un reverente saluto, alla famiglia le sue condoglianze più vive. (Bene). [...]
MORTARA, ministro delle giustizia e degli affari di culto.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. [...]
MORTARA, ministro delle giustizia e degli affari di culto.A nome del Governo, mi associo alla commemorazione fatta dall'illustre Presidente e da altri onorevoli senatori del defunto senatore Castelli, pel quale, a nome dell'esercito ha già parlato l'onorevole collega ministro della guerra ed alla commemorazione del senatore Bastogi, della cui filantropia è stato tessuto l'elogio. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 27 dicembre 1919.