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BASTERIS Giuseppe

07 dicembre 1829 - 06 marzo 1895 Nominato il 27 ottobre 1890 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio e per la categoria 12 - I consiglieri del Magistrato di cassazione e della Camera dei conti dopo cinque anni di funzioni provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Doloroso è a me l'annuncio, a voi l'udire dei colleghi venuti a morte dacché non ci adunammo. [...]
Una lunga ed onorata carriera, una vita illibata furono troncate il 6 di marzo in Torino. Alle ore 19 vi moriva il senatore Giuseppe Basteris. Nativo di Bagnasco su quel di Mondovì, nell'Ateneo torinese si laureò nella legge. Dal 5 agosto del 1853 sino al giorno della morte onorò ad uno ad uno tutti i gradi dell'ordine giudiziario; ultimo quello di primo presidente della stessa Corte d'appello che lo aveva veduto volontario nell'ufficio dell'avvocato generale.
Della sua vita, durata poco più di sessantacinque anni, furono quasi quarantadue di magistrato informato al severo culto della legge e della giustizia, che all'animo retto ed al carattere indipendente erano religione. La gentilezza d'un indole mite dissimulava la rigida onestà; quasi verecondo nascondeva la dottrina: per ogni idea generosa, per ogni opera alta spiccava la naturale bontà.
Per queste qualità gli elettori fra i quali era nato, conosciuto e stimato, lo vollero deputato durante quattro legislature (XIII-XVI); nell'autunno del 1890 la rappresentanza popolare onde era stato investito, il grado, oltreché la riputazione, lo designarono per questa Camera. In Parlamento lo aveva preceduto tal nome, dirimpetto al quale gli animi si aprono confidenti: ebbe presto il cuore di molti. Ministri il Ferracciù ed il Pessina, fu per circa quindici mesi (1884-85) segretario generale del dicastero della giustizia e vi lasciò ricordo di infaticabile, di scrupoloso tutore d'ogni interesse a lui confidato.
La Giunta delle elezioni ne aveva mostrato la equanimità; la difesa del bilancio lo fece vedere pratico d'ogni particolare, pronto a trattare d'ogni vagheggiata innovazione, a dibattere cifre e massime, principi e spesa, con pari competenza. La Commissione sull'esame del Codice penale ed altre parecchie si valsero de' suoi studi; di qualcuna fu relatore: parlò sovratutto di amministrazione civile e giudiziaria, dell'ordinamento della magistratura, di questioni giuridiche; fu con deferenza ascoltato.
Lasciò nell'ordine, di cui era l'ornamento, molto desiderio di sé; molto ne lasciò nel Senato, che mesto ricorda i pregi di Giuseppe Basteris (Approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 giugno 1895.