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BASSINI Edoardo

14 aprile 1844 - 20 luglio 1924 Nominato il 15 maggio 1904 per la categoria 18 - I membri della Regia accademia delle scienze dopo sette anni di nomina provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Durante l'interruzione dei nostri lavori, dobbiamo piangere purtroppo la scomparsa di cari colleghi.
Il 20 luglio la morte ci tolse in Vigasio il senatore Edoardo Bassini, figura nobilissima di scienziato e di patriota.
Nato in Pavia il 14 aprile 1844 e laureatosi con lode a ventidue anni in medicina e chirurgia, seguendo le patriottiche tradizioni familiari, egli corre come semplice soldato ad arruolarsi con le truppe garibaldine e partecipa alle azioni di Val Camonica; più tardi, dopo breve parentesi, diventa uno dei più fervidi organizzatori della spedizione dei fratelli Cairoli e, fra i primi nell'eroico manipolo, si copre di gloria a Villa Glori, venendo gravemente ferito. Salvato miracolosamente dalla scienza, dopo lunga convalescenza torna ai suoi studi e ad essi religiosamente si dedica sotto la guida dell'eminente chirurgo Porta, di cui fu discepolo prediletto. Assistente di lui a Pavia fin dal 1868, perfezionatosi poi presso varie cliniche all'estero sotto la direzione di illustri maestri, nel 1875 consegue per titoli la libera docenza di clinica chirurgica e, vittorioso in più concorsi, sale poi nel 1882 alla Cattedra di patologia chirurgica e nel 1888 a quella di clinica chirurgica nell'Università di Padova, e nel contempo alla direzione della clinica chirurgica dell'Università stessa.
All'attività di Edoardo Bassini nel campo dell'insegnamento, della scienza e dell'esercizio professionale non si può guardare se non con un senso di orgoglio e di ammirazione. Non altra mira egli ebbe che giovare all'umanità sofferente, generosa ambizione alla quale dedicò il suo ingegno superiore e tutta la sua vita. La chirurgia deve a lui un potente contributo; onde, mentre da ogni parte a lui ricorrevano con illimitata fiducia gli ammalati, dai più lontani paesi venivano studiosi insigni ad apprendere i suoi nuovi metodi di cura.
Parlare di questi particolarmente non mi è qui possibile; ma non tacerò l'opera nella quale più brillò il genio di Edoardo Bassini, la scoperta di un nuovo metodo di cura dell'ernia inguinale che è poi divenuto quello classico, fondato sul principio di porre la regione ammalata nelle condizioni proprie dello stato sano. Questo principio fu da lui per primo posto non solo in relazione a quell'infermità così comune, ma come insegnamento generale, sicché il principio della” ricostruzione a strati delle ferite o delle parti sul tipo della struttura fisiologica” costituisce oggi il cardine della tecnica operatoria, essendo valso poi a risolvere altri numerosi problemi di chirurgia.
La riconoscenza dell'umanità per Edoardo Bassini è immensa: non si contano gl'individui che coi nuovi metodi operativi di lui potettero essere restituiti ad una vita operosa. Ed esercitava il Bassini la sua professione come un apostolato: lavoratore instancabile, egli era tutto il giorno nella sua clinica a visitare i suoi ammalati, a seguirli nella cura e d'altra parte non trascurava i suoi allievi, che non solo dalla cattedra ammaestrava, ma amorevolmente incitava, aiutandoli nelle loro ricerche, nei loro studi ed esperimenti.
Membro di varie accademie scientifiche italiane e straniere, egli venne in Senato il 15 maggio 1904; ma raramente noi lo vedemmo, assorbito com'era completamente dalla scuola e dall'esercizio professionale.
Schivo di onori nella sua infinita modestia, modestamente visse, non per altro che per lenire le sofferenze altrui, e, quanto poco fu per sé curante di ricchezze, tanto era generoso per gli altri, sempre pronto a favorire utili iniziative, sempre disposto a compiere opere benefiche ed elargizioni, fra cui è dell'anno scorso la cospicua donazione della sua tenuta in Vigasio del valore di parecchi milioni all'Istituto a lui intitolato per la cura degli erniosi poveri di Milano.
Col più vivo dolore vediamo scomparire questo grande italiano che pure in tarda età, quando la patria ebbe bisogno dei suoi figli per compiere la redenzione delle sue terre, fu con ardore giovanile ad organizzare i servizi sanitari, spesso nella zona del fuoco. Salutiamo reverenti la memoria di Edoardo Bassini e mandiamo le nostre commosse condoglianze alla famiglia che piange amaramente sulla tomba di Lui. (Bene).
CASATI, ministro della pubblica istruzione. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CASATI, ministro per l'istruzione pubblica.[...]
Alla perdita che oggi le scienze politiche e morali lamentano, tale cioè da ritardare l'avanzamento di due particolari discipline, si aggiunge quella, nel campo delle scienze mediche, di [...] e di Edoardo Bassini [...], scienziato combattente e filantropo così che nel commemorarlo non sappiamo quale di queste tre attività in lui primeggi.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 18 novembre 1924.