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BASILE Achille

28 ottobre 1832 - 20 febbraio 1893 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 17 - Gli intendenti generali dopo sette anni di esercizio provenienza Sicilia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Ho il vivo dolore di annunziarvi la morte del senatore Achille Basile, avvenuta ieri in Venezia.
Di non ancor quattro mesi varcati i sessanta anni, questo funzionario che nei trentadue passati negli uffici i più svariati, in siti diversi, in incarichi assai delicati, aveva lasciato sperare potrebbe aggiungere agli antichi nuovi e più segnalati servizi, appariva ancor pieno di salute e di vigore.
Giovane studiò la legge. Natura pronta, ardente, immaginosa, nella nativa Sant'Angelo di Brolo e nella sua Provincia di Messina, fu dei liberali risoluti alle opere, ai cimenti, allo sbaraglio.
Si unì fra i primi a Garibaldi in Palermo, e seco lui combatté: e quando l'isola fu unita al Regno d'Italia, entrò, al principio del 1861, nella pubblica amministrazione.
Intendente a Nicosia, questore a Palermo, sottoprefetto e consigliere delegato in più luoghi, da più di ventisei anni prefetto, studio, ingegno, svegliatezza di mente, dall'uno all'altro grado lo innalzarono con rapida vicenda.
Le maggiori provincie d'Italia sperimentarono l'amministratore valente e provetto che, coll'esempio, insegnò come, tenendosi al di fuori ed al di sopra, astraendo dalle parti, provvedendo all'amministrazione, il prestigio si accresca, come, costringendo tutti alla scrupolosa osservanza della legge, si instauri ed avvalori l'alta autorità del Governo.
Milano, dove stette, caso singolare, per più di dieci anni, e Napoli e Venezia, a tacere delle nove altre provincie in cui risiedette, ebbero campo di apprezzare l'abile impiegato, il facondo oratore, il governante imparziale e fermo.
Aveva seggio in Senato per decreto del 4 dicembre 1890; assai di rado lo aveva potuto occupare, tenutone lontano dai doveri di prefetto.
Ma la scomparsa repentina e prematura del patriotta, del funzionario egregio, del collega nostro che piomba nel lutto il più profondo e nella ambascia tanto più terribile, quanto più improvvisa, una numerosa e diletta famiglia, comprende noi pure di un rammarico che si agguaglia al dolore dei congiunti, ai servizi ed ai meriti dell'estinto. (Benissimo).
GENALA, ministro dei lavori pubblici. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
GENALA, ministro dei lavori pubblici. Al dolore ed al compianto che il Senato ha espresso con autorevole parola per la perdita del senatore Basile, unisce il suo dolore, il compianto, il Governo che vede innanzi tempo spegnersi la vita di un patriota provato, di un amministratore provetto ed abilissimo e di un senatore pieno d'autorità.
SPROVIERI F. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SPROVIERI F. Non intendo ripetere le lodi del compianto nostro collega; semplicemente prego il Senato e la Presidenza che siano mandate le nostre più vive condoglianze alla vedova ed a tutta la famiglia dell'estinto.
PRESIDENTE. Il Senato ha udita la proposta del senatore Francesco Sprovieri.
Chi l'approva è pregato di alzarsi. (Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 21 febbraio 1893.