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BACCI Emilio

15 ottobre 1831 - 31 agosto 1907 Nominato il 21 gennaio 1906 per la categoria 10 - L'avvocato generale presso il Magistrato di cassazione e il procuratore generale dopo cinque anni di funzioni provenienza Toscana

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori! È legge fatale che ogni ripresa dei nostri lavori incominci con una nota dolente. [...]
Il senatore Emilio Bacci chiuse i suoi giorni a Frascati il 31 scorso agosto, dopo una vita operosa di 78 anni, essendo nato a Campi Bisenzio il 15 ottobre 1831.
Nel 1848, a soli 17 anni, combatté come volontario a Curtatone. Laureatosi in leggi, l'intera sua vita si passò nella magistratura militare, di cui percorse tutti i gradi: da quello di sostituto auditore fino a quello di avvocato generale presso il Tribunale supremo di guerra e marina.
Partecipò, come avvocato fiscale militare, alla campagna del 1866; e parecchi anni più tardi recossi in Africa a sostenere l'ufficio di pubblico ministero nel processo contro il generale Baratieri.
Lavorò con ardore sapiente alla riforma della legislazione penale per l'esercito e l'Armata; e nel 1897 fu nominato commissario regio per sostenere il nuovo codice penale militare dinanzi al Senato, nel quale fu poi chiamato a sedere il 21 gennaio 1906 e prestò la preziosa opera sua, pur troppo per breve tempo, specialmente nelle leggi militari.
Uomo d'ingegno seriamente equilibrato, di forti studi e d'indefessa alacrità nel lavoro, unita ad un carattere di tempra antica, egli portò in tutti gli atti della lunga sua carriera quella serenità di criterio e d'imparziale giustizia, che sono le doti precipue del vero magistrato.
Schivo di parere, natura squisitamente dolce, oltre la stima si era guadagnato l'affetto in quanti lo avvicinavano.
Bella e modesta figura di lavoratore, convinto com'era che la patria si serve più efficacemente coi fatti che con le parole, egli lascia un vuoto nella nostra Assemblea, dove poté durar troppo poco perché tutti avessero il tempo di apprezzarlo quanto valeva.
Possa il cordiale nostro rimpianto render meno crudo il dolore dell'ottima sua consorte! (Bene). [...]
VIGANÒ, ministro della guerra. L'illustre nostro Presidente ha fatto degne commemorazioni dei senatori generali Giuseppe Mirri e Leone Pelloux e dell'avvocato generale militare Emilio Bacci.
Mi consenta il Senato di ricordare [...] che l'avvocato generale militare Bacci mi fu fido e valoroso consigliere, in questi ultimi tempi, nelle mie funzioni di ministro. [...]
RACAGNI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
RACAGNI. [...]
Aggiungo una parola per la perdita dell'avvocato generale Bacci, col quale ebbi per molti anni nel Tribunale supremo continui rapporti di ufficio e di affetto. Esprimo al Senato il mio vivissimo dolore per la perdita di questi colleghi eminenti.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,5 dicembre 1907.