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AVOGADRO DI QUAREGNA Luigi

30 gennaio 1826 - 10 febbraio 1900 Nominato il 26 gennaio 1889 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Giuseppe Saracco, Presidente

Debbo dare comunicazione, con mio dispiacere, del seguente telegramma:.
Torino 10.2.900.
“Partecipo V.E. essere stamane spirato alle ore 5 e mezzo mio padre, senatore conte Luigi Avogadro di Quaregna e Ceretto. Funerali avranno luogo martedì a Quaregna.
Filippo Avogadro Di Quaregna”.
Aggiungerò poche parole quali mi sono consentite dalle maggiori ristrettezze del tempo.
Il conte Luigi Avogadro di Quaregna era nato a Torino il 30 gennaio 1826, ed appartenne all'esercito fino dal 1845 nella qualità di sottotenente. Così di grado in grado giunse a quello di comandante nel 1877, come tenente generale, della divisione militare di Bologna, e finalmente nel 1886 del 10° corpo d'Armata, con sede a Napoli. Collocato in posizione ausiliaria nel 1892, andò a riposo nel 1896.
Questo in breve è lo stato di servizio lasciato dal compianto collega, ma, nel corso della sua carriera militare di cinquant'anni, il conte Avogadro trovò opportunità a far prova di singolare bravura, sia sui campi di battaglia, che nell'imperversare dell'epidemia colerica che funestò la Sicilia nel 1885. Soldato, appartenne alla spedizione di Crimea come capitano di Stato maggiore, poi fece parte delle memorande campagne del 1848-49, 59 e 66, ed in considerazione del valore e dell'alta intelligenza spiegata nei fatti d'armi del 1849, specialmente nella memoranda giornata di San Martino nel 1859, ottenne la medaglia di argento al valor militare e quella di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.
Piace ancora ricordare, che fu per ben sei anni governatore di S.A.R.il duca Tommaso di Genova, che lo tenne carissimo; e con quanta abnegazione il conte Avogadro, comandante allora il corpo d'Armata di Palermo, siasi adoperato a benefizio dell'umanità sofferente, lo dice il fatto che gli venne conferita la medaglia d'oro dei benemeriti della salute pubblica in quella città.
Il conte Avogadro apparteneva al Senato del Regno dal 26 gennaio 1889 e noi speravamo di poterlo avere lungamente ancora fra noi; ma il valoroso uomo si andava di giorno in giorno spegnendo ed in quest'ora ci giunge la dolorosa notizia della sua dipartita da questa terra.
Sia pace all'anima del prode soldato, il cui nome ne richiama alla mente i momenti più solenni della vita italiana. Per ciò non avverrà che ne vada per assai tempo perduta la memoria, mentre corre sulla bocca di tutti l'augurio che l'Italia nostra possa sempre contare cittadini prodi e virtuosi che rassomiglino al conte generale Luigi Avogadro di Quaregna. (Benissimo).
VISCONTI VENOSTA, ministro degli affari esteri.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
VISCONTI VENOSTA, ministro degli affari esteri.Il presidente del Consiglio, se altri lavori non l'avessero trattenuto altrove, avrebbe voluto esser qui per unire il suo rammarico a quello del Senato, per la perdita di un generale del nostro esercito e di un compagno d'arme.
In nome del Governo mi associo alle parole pronunciate dal nostro Presidente in omaggio alla memoria di un prode soldato che diede ogni esempio di virtù militari e civili e servì nella via dell'onore il Re e la patria. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,10 febbraio 1900.