senato.it | archivio storico

AVOGADRO DI COLLOBIANO Ferdinando

28 aprile 1833 - 05 ottobre 1904 Nominato il 21 novembre 1892 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tancredi Canonico, Presidente

Signori senatori! [...]
Un'altra nobile vita si è estinta nella persona del nostro collega, il conte generale Ferdinando Avogadro di Collobiano.
Nato a Torino il 28 aprile 1833, fu anch'esso distinto e valoroso patriota.
Appena uscito dall'Accademia militare di Torino, partecipò alla spedizione di Crimea nel 1855-56 e poi alla guerra per l'indipendenza italiana nelle campagne del 1859, 1860-61 e 1866. Due medaglie al valore e la croce dell'ordine di Savoia attestano quanto fossero riconosciute ed apprezzate la sua intrepidezza e le distinte sue qualità militari.
Rappresentante alla Camera dei deputati il collegio di Pinerolo nel corso della XI e della XII legislatura, mostrò anche ivi la sua dottrina, la sua esperienza e il suo retto criterio nelle cose di guerra.
Nominato senatore il 21 novembre 1892, morì a Vigliano di Biella il 5 ottobre scorso.
La vita di un soldato non abbisogna di molte parole. Nel soldato specialmente le parole sono i fatti: Facta loquuntur. Ed i fatti del senatore Ferdinando di Collobiano sono il migliore suo elogio. [...]
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIOLITTI, presidente del Consiglio, ministro dell'interno. A nome del Governo mi associo al dolore del Senato per le perdite gravissime che ha subito durante questo periodo di chiusura dei suoi lavori.
Quando si pensa al tesoro di patriottismo, di sapienza e di valore che il paese ed il Senato hanno perduto con la scomparsa di questi uomini non si può fare a meno di essere compresi da un senso di profonda mestizia.
Io auguro che la nuova generazione possa darci uomini che per patriottismo, per valore e sapienza possano equivalere a quelli dei quali oggi piangiamo la perdita. (Bene).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,3 dicembre 1904.