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ASINARI DI SAN MARZANO Enrico

28 novembre 1869 - 27 luglio 1938 Nominato il 30 ottobre 1933 per la categoria 14 - Gli ufficiali generali di terra e di mare. Tuttavia i maggiori generali e i contrammiragli dovranno avere da cinque anni quel grado in attività provenienza Toscana

Commemorazione

 

Luigi Federzoni, Presidente
"PRESIDENTE. Bella e luminosa figura di soldato e di comandante era quella di Enrico Asinari di San Marzano, anch'egli fedele al retaggio di un nome illustre nei fasti marziali della Patria. Si era brillantemente segnalato nel combattimento di Sidi Messri, il 23 ottobre 1911, guadagnandovi la prima medaglia d'argento al valore. Nella grande guerra, alla testa di un reggimento di fanteria di nuova formazione sul fronte trentino, si dimostrò eccellente animatore e trascinatore di uomini. Adempì poi le funzioni di capo di stato maggiore di una divisione e, successivamente, di un corpo d'armata: tenne infine il comando tattico effettivo di un settore della 1a armata, affermando in ognuna di tali mansioni qualità vigorose di capacità organizzativa e di alto sentimento. Non meno importanti servigi rese egli all'Esercito dopo la grande guerra, comandando la Scuola di Modena e le divisioni territoriali di Bologna e di Alessandria. In quest'ultima sede, particolarmente, negli anni delle prove più aspre e difficili per la disciplina della Nazione, Enrico Asinari di San Marzano diede notevole esempio di sicura e risoluta padronanza della situazione. Ma sopratutto [sic] è degna di essere ricordata l'opera da lui svolta, con intelligenza e tatto ammirabili, nel lungo tempo durante il quale fu comandante generale dei Carabinieri Reali, effettuando pienamente e cordialmente il necessario affiatamento morale e funzionale dell'Arma con tutti gli organi creati dallo Stato fascista, senza indebolire in alcun modo lo spirito tradizionale di austerità e di lealtà, che è gloria incontaminata dell'Arma stessa. Tali preclare benemerenze procurarono a Enrico Asinari di San Marzano le nomine a senatore nel 1933 e a ministro di Stato nel 1935. Per la sua indole affabile e gioviale, per la sua conversazione scintillante di arguzia egli era carissimo a tutti anche in Senato, ove sarà lungamente ricordato e rimpianto.
CIANO, Ministro degli affari esteri. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
CIANO, Ministro degli affari esteri. A nome del Governo, mi associo alle nobili e commosse espressioni di rimpianto testè pronunciate dal Presidente dell'Assemblea".

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 12 dicembre 1938.