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ARCIERI Antonio

11 maggio 1819 - 24 aprile 1894 Nominato il 25 novembre 1883 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Basilicata

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! [...]
Ieri cessava di vivere il senatore Antonio Arcieri in Latronico, dove era nato l'11 di maggio dell'anno 1819.
Buon avvocato, buon professore di diritto, per integra reputazione assai considerato, i tempi nuovi gli dischiusero la vita pubblica e fu deputato di Lagonegro, circondario di sua nascita, per cinque legislature (IX e XI-XIV): prova della molta stima onde era proseguito.
Né, partecipando con diligenza ed operosità ai lavori della Camera, venne meno alla fiducia in esso lui riposta.
Lo annoverò al Senato un regio decreto del 25 novembre 1883; ma il crescere dell'età e il declinare della salute non gli concedettero di venire in mezzo a noi che assai di rado.
Morì fra il vivissimo compianto degli amici e dei concittadini, al quale si unisce il nostro. (Approvazioni).
SENATORE SENISE. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
SENATORE SENISE. Come comprovinciale ed amico dell'onorevole defunto, coll'animo contristato, mi associo alle nobili parole pronunciate in sua onoranza dall'illustre nostro Presidente.
Antonio Arcieri, antico liberale, che alla soda dottrina e svariata cultura accoppiava un'ammirabile equanimità di carattere e una singolare modestia, lascia larga eredità d'affetti e di sincero rimpianto. Egli, cultore profondo di scienze sociali e giuridiche di cui ha pur lasciato qualche traccia nell'altro ramo del Parlamento, professore di diritto civile antico e moderno, giureconsulto, avvocato insigne, per tutte le sue virtù, colle doti che l'adornavano poteva aspirare ad alte cose.
Ma la fortuna non gli fu amica.
Accasciato da infermità e da dolori, per disgrazie di famiglia, si ritrasse quasi nell'ombra, ed è morto povero.
Di lui resta la più cara e la più immacolata memoria tra tutti quelli che ebbero la fortuna di conoscerlo, e specialmente nella provincia che gli diede i natali.
A pregio delle sue virtù, mi parrebbe opera generosa da parte del Senato, se questi si degnasse di esprimere le sue condoglianze alla famiglia dell'egregio uomo.
SARACCO, ministro dei lavori pubblici.Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SARACCO, ministro dei lavori pubblici. Il Governo del Re si associa di gran cuore alle nobili parole di rimpianto pronunciate poc'anzi dal nostro egregio presidente sulle tombe degli onorevoli senatori Martinengo ed Arcieri.
PRESIDENTE. Il signor senatore Senise, come hanno udito, propone che il Senato voglia esprimere le proprie condoglianze alla famiglia del senatore Arcieri.
Io mi permetterei di completare la proposta aggiungendo che sieno espresse le condoglianze del Senato tanto alla famiglia del senatore Arcieri, quanto a quella del senatore di Martinengo di Villagana. (Bene).
Pongo ai voti questa proposta:.
Chi l'approva è pregato di alzarsi. (Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 26 aprile 1894.