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ANNARATONE Angelo

23 agosto 1844 - 21 agosto 1922 Nominato il 04 marzo 1905 per la categoria 17 - Gli intendenti generali dopo sette anni di esercizio provenienza Lombardia

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Nel riprendere i nostri lavori, inviamo anzitutto un mesto pensiero ai cari colleghi scomparsi durante il periodo delle vacanze parlamentari.
Il 21 agosto u.s., spegnevasi a Frascati l'avvocato Angelo Annaratone, nato a Frascarolo in Lomellina il 23 agosto 1844.
Compiuti gli studi legali in Torino, partecipò con giovanile entusiasmo al movimento patriottico, ed alla causa nazionale dette non solo la parola fervida di propaganda e d'incitamento, ma altresì l'azione, arruolandosi nel 1866 volontario nei cacciatori delle Alpi con Garibaldi e compiendo con lui la gloriosa ed aspra campagna nel Trentino. Nello scontro di Monte Suello ebbe particolarmente a distinguersi, rimanendo ferito e guadagnandosi sul campo la promozione di caporale.
Nel 1872 entrò nell'amministrazione provinciale dell'interno, quale alunno nella prefettura di Roma, e le sue non comuni doti gli diedero modo di farsi ben tosto apprezzare e di acquistarsi la stima degli uomini di Governo ch'ebbero ad affidargli non pochi incarichi delicati.
Alla capacità amministrativa ed alla sagacia politica, egli accoppiò, in ogni occasione, un coraggio a tutta prova e una mirabile prontezza di decisione. Nel triste periodo del brigantaggio siciliano, egli ebbe una parte cospicua nell'opera di repressione; organizzò e guidò personalmente talune di quelle arrischiate spedizioni che valsero la distruzione di famigerate bande di briganti. E a Parma, già prefetto, durante alcuni tumulti popolari, egli seppe da solo affrontare una turba di alcune migliaia di dimostranti, minacciosamente diretti verso la prefettura, inducendoli a sciogliersi.
Fu a capo di numerose e importanti province, fra cui Bari, Livorno, Firenze e poi Roma, dove rimase ben sei anni. Dovunque la sua capacità, la sua cortesia non disgiunta da opportuna e pronta energia, seppero assicurargli un grande ascendente anche sui partiti estremi ch'egli tuttavia seppe sempre fronteggiare con tenace e ardente patriottismo e con grande fermezza.
Le sue benemerenze gli valsero la nomina a senatore, conferitagli il 4 marzo 1905; fu sempre assiduo ai nostri lavori, e, sopratutto nei primi anni partecipò a importanti discussioni e fu relatore di vari disegni di legge, specialmente in materia di pubblica amministrazione. Gli ultimi anni di sua vita furono amareggiati da accuse che l'indagine severa ed imparziale della Commissione d'istruzione del Senato accertò infondate. La sua scomparsa lascia tra noi profondo rammarico. Vada l'espressione del nostro vivissimo cordoglio alla famiglia così duramente colpita. (Bene).[...]
FEDERZONI, ministro delle colonie.Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie.Il Governo associa il suo reverente omaggio e il suo profondo compianto alle parole che dall'illustre Presidente di questa Assemblea furono pronunciate in commemorazione degli estinti membri dell'Assemblea stessa. Rivolgo un pensiero affettuoso e rispettoso alla memoria di Angelo Annaratone, il prode garibaldino, che nel campo della pubblica amministrazione portò lo stesso spirito ardente e fattivo, che lo aveva condotto a combattere per la patria negli anni della sua prima giovinezza. [...]
Alla memoria di tutti cotesti uomini savi e insigni, che furono onore di questa Assemblea, il Governo rivolge il suo omaggio e compianto. (Approvazioni).

Senato del Regno. Atti parlamentari. Discussioni, 16 novembre 1922.