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ALFIERI DI SOSTEGNO Carlo

30 settembre 1827 - 18 dicembre 1897 Nominato il 01 dicembre 1870 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Piemonte

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Luigi Cremona, Vicepresidente

Signori senatori! [...]
Debbo ora annunziare al Senato la morte del senatore Carlo Alfieri di Sostegno. Nato a Torino il 30 settembre 1827, fu nominato senatore per la 3° categoria il 1° dicembre 1870; il 5 dello stesso mese prestò giuramento nella seduta reale e il 6 successivo la sua nomina fu convalidata dal Senato; è morto in Firenze il 18 dicembre 1897. Fu Vicepresidente del Senato nella 3° sessione della XIII legislatura; indi nella XIV e XV legislatura.
Do ora lettura al Senato di due lettere pervenute alla Presidenza.
"Firenze, 19 dicembre 1897.
Eccellenza,
Compio il doloroso dovere di trasmettere a V.E. la qui unita lettera, la quale faceva parte delle disposizioni di ultima volontà, lasciate dal marchese Carlo Alfieri di Sostegno, senatore del Regno.
Accolga l'E.V. i sentimenti della mia profonda osservanza.
Devot.mo.
F.to E. Visconti-Venosta, senatore.
A S.E. il Presidente del SenatoRoma.
Firenze, 14 febbraio 1896.
(Ora per allora).
(Dal giorno penultimo della mia esistenza).
Signor Presidente,
accolga Vostra Eccellenza l'atto del mio profondo ossequio e riverente affetto e, condiscendendo di farsi interprete dell'estremo mio saluto agli onorevolissimi colleghi, voglia procurare da loro annuenza alla mia istanza.
per non dire: deferenza al divieto che nessuna commemorazione di me si faccia nel Parlamento, oltre al funebre annunzio di rito.
Confido che la cara e venerata memoria di Cesare Alfieri che mi fu ognora tutelare ad ottenermi dai colleghi benevola considerazione, perpetuerà la sollecitudine altamente propizia del Senato per il R. Istituto in Firenze, il quale, sotto la invocazione dell'onorato nome di lui, educa giovani studiosi di scienze sociali all'esercizio delle virtù civili in servizio della patria e del Re. Dai capitoli di quella fondazione, al Presidente del Senato del Regno è devoluta la scelta del "sopraintendente" di esso Istituto.
Essendo l'espressione di questo fidente mio ultimo voto onninamente consona al giuramento senatoriale di rito, con essa prendo ossequente ed affettuoso commiato dai colleghi nostri; ed a V.E.
Signor Presidente,
con profonda riverenza mi inchino.
Carlo Alfieri di Sostegno,
senatore.
A S.E. il Presidente del SenatoRoma. [...]"
VISCONTI-VENOSTA, ministro degli affari esteri.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
VISCONTI-VENOSTA, ministro degli affari esteri. Se dinanzi alla volontà di un estinto le labbra hanno taciuto, i cuori hanno parlato, ed io porgo in nome della famiglia del senatore Alfieri l'espressione della più viva riconoscenza al Senato la cui dignità, la cui azione costituzionale, la cui forza morale e politica tenevano un così alto posto nelle sue convinzioni patriottiche e nel suo culto per il bene del Re e dell'Italia. (Bene, vive approvazioni).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 20 dicembre 1897.