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AGNETTI Alberto

10 settembre 1857 - 27 maggio 1927 Nominato il 16 ottobre 1913 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Emilia-Romagna

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. [...] Il vostro Ufficio di Presidenza deve piangere con voi la morte inopinata di un altro solerte e benemerito suo membro, il dottor Alberto Agnetti, spentosi il 27 ultimo in Venezia e di cui con profonda commozione ricordiamo tutti la cara presenza fra noi ancora poche settimane or sono.
Il 10 settembre 1857 era nato in Berceto: compiuti con onore gli studi secondari in Parma, conseguì poi in quella università la laurea in medicina, segnalandosi subito per il suo valore, sì da essere nominato assistente delle cliniche chirurgica e neurologica. Medico condotto a Berceto e poi a Busalla, allorché nel 1884 il colera mieteva tante vittime, combatté il triste morbo con sì coraggiosa abnegazione da meritarsi la massima distinzione decretata ai benemeriti della salute pubblica. Esercitò poi per molti anni chirurgia a Bordighera, indi a Firenze, acquistando fama e merito per la sua valentia non solo, ma anche per la generosità e nobiltà d'animo, onde prodigò le sue cure ai poveri e si distinse in tante opere filantropiche.
Per la sua istruzione frequentò gli ospedali di Parigi e di Londra: ingegno aperto a tutte le manifestazioni del bello, viaggiò molto, recando anche in lontani paesi il suo vivo desiderio di vedere e di apprendere: e fu pure cultore appassionato di letteratura e belle arti.
Oratore facondo e smagliante, sapeva avvincere la folla e taluno fra noi ricorda ancora il magnifico discorso pronunziato il 24 giugno 1882 a Parma per la commemorazione di Garibaldi.
Bordighera l'ebbe attivo e benemerito consigliere comunale, assessore e pro-sindaco, e a lui deve in gran parte la condottura d'acqua potabile: ma anche al suo paese natio ei dedicò cure amorose, dotandolo di un buon ospedale civile; né lesinò sacrifizi di denaro e incitamenti per farvi progredire l'agricoltura e la cooperazione; fu pure munifico sovventore di opere utili e benefiche, come i campicelli scolastici e le colonie marine.
Il collegio di Borgotaro lo inviò alla Camera, nel 1905, per la 22ª legislatura e gli riconfermò il mandato nella successiva; fu deputato attivo e apprezzato. Dal 16 ottobre 1913 era nostro amato collega ed aveva saputo conquistarsi, per le sue virtù di mente e di cuore, la simpatia e la stima universale e fu chiamato a far parte della Commissione per il regolamento interno e poi della Commissione d'inchiesta sulle spese di guerra. Nel 1923 venne nominato segretario della Presidenza e noi tutti lo amavamo e lo stimavamo assai per lo scrupoloso zelo e la grande diligenza con cui adempiva le sue funzioni, onde fu riconfermato nella carica anche per la presente legislatura. Mai si cancellerà dai nostri cuori il ricordo della sua cordialità festosa, della sua bontà d'animo, della sua signorilità di modi.
Vada al diletto amico il nostro saluto affettuoso, il nostro commosso compianto; alla desolata sua vedova l'espressione delle profonde condoglianze del Senato. (Approvazioni).
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo saluta con vivo e profondo compianto la memoria cara di Alberto Agnetti.

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,30 maggio 1927.