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ACQUAVIVA D'ARAGONA Carlo

26 dicembre 1823 - 14 dicembre 1892 Nominato il 04 dicembre 1890 per la categoria 03 - I deputati dopo tre legislature o sei anni di esercizio provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Domenico Farini, Presidente

Signori senatori! Come io la appresi e ve la partecipo, così voi udrete con dolore la notizia essere ieri morto a Giulianova il senatore Carlo Acquaviva d'Aragona conte di Castellana.
Era desso nato in Napoli il 26 dicembre 1823 da famiglia ragguardevolissima per vecchia nobiltà e provato patriottismo; né in sua vita contravvenne mai al costume, ai sentimenti del gentiluomo, né mai dimenticò i doveri di cittadino. Spirito colto, animo mite, la tradizione domestica lo staccarono da un Governo che della ignoranza si faceva strumento, dell'efferatezza puntello e legge. In Napoli e nell'Abruzzo, dove la sua casata aveva avuto da secoli ampi domini e mantenuta sempre grandissima autorità e potenza, indettato coi liberali, egli fu degli ottimati intorno ai quali si raccolsero la fiducia e la speranza.
Nella pienezza dei tempi, inviato dalla Provincia di Teramo al gran Re che vinti i papali volgeva al Tronto, egli profferì a lui ed all'Italia ossequente e soggetta una gente della quale per legami secolari e comunanza di sentimento la sua discendenza era a buon diritto interprete.
Eletto per cinque legislature della sua Giulianova alla Camera dei deputati, senatore dal 4 dicembre 1890, al Parlamento, come ad ogni altro ufficio pubblico, partecipò coll'atteggiamento ed i propositi di chi tutto dà e nulla chiede. E come, vivendo gran parte dell'anno fra terrazzani, aveva predicato coll'esempio quali siano e come si osservino gli obblighi del viver libero, attese con animo e zelo esemplari alla popolare rappresentanza. Era di quei disinteressati, di quei modesti, di quei buoni che il primeggiare non stimola, che nessun interesse sospinge; che ogni interesse sacrificano agli alti intenti cui la propria parte mira: grande forza, indispensabile elemento di saldezza delle parti e dei governi. (Bene).
Del generoso, del benefico, del liberale signore, Giulianova, Teramo tutta serberanno grata e lunga memoria: dell'estinto il Senato saluta, onora la tomba.
(Bravo - Vive approvazioni).
LACAVA, ministro di agricoltura, industria e commercio.Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
LACAVA, ministro di agricoltura, industria e commercio.A nome del Governo mi associo alla mesta e commovente commemorazione fatta dall'illustre Presidente.
Carlo Acquaviva aveva delle grandi qualità; anzitutto egli fu uomo di carattere, ciò che non è comune ai tempi nostri. Appartenne a famiglia di nobile prosapia e fu liberale in tempi nei quali coloro che tali erano andavano incontro ad esilio, a prigionia ed a persecuzioni politiche di ogni genere.
Carlo Acquaviva aveva un'altra qualità, il culto dell'amicizia, ed a questo culto accoppiava un grande spirito di beneficenza ed una grande modestia. mando anch'io all'amico estinto il modesto tributo del mio compianto.
SENATORE SPROVIERI. Domando la parola.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare.
SENATORE SPROVIERI. Prego il Senato ed il nostro illustrissimo presidente perché siano inviate le nostre condoglianze alla famiglia del defunto collega.
PRESIDENTE. Il signor senatore Sprovieri, propone che il Senato voglia esprimere le sue condoglianze alla famiglia dell'estinto senatore Acquaviva d'Aragona. Chi approva la proposta è pregato di alzarsi. (Approvato).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni, 15 dicembre 1892.