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Legislatura XIV

Riferimenti normativi

Mozione 1 - 00020 (Alberti Casellati, Toia, Thaler Ausserhofer, De Zulueta, Caruso Antonino, Moro, Sodano, Calogero, Fabbri), approvata dal Senato il 2 agosto 2001

Il Senato, premesso:
che tradizionalmente in Italia i temi dei diritti umani hanno avuto grande attenzione da parte del Senato della Repubblica, dei suoi Presidenti, di tutti i Gruppi parlamentari e dell'intera Assemblea;
che sin dall'inizio della XIII legislatura la Presidenza del Senato ha istituito un Comitato per affrontare i temi della pena di morte, nella consapevolezza che tale questione ben più ampiamente attiene alla sfera generale dei diritti umani;

che, in una società che sempre più diviene globale, sempre più urgente ed avvertita è l'esigenza di un contributo di tutti i popoli per l'affermazione e la protezione di questi diritti primari e fondamentali degli uomini, che da sempre concettualmente prescindono da qualsiasi frontiera;
che i diritti umani meritano una trattazione organica e non frammentaria alla luce della loro centralità strategica;
che anche l'Italia può svolgere un significativo ruolo in tale contesto, occupandosi dei diritti umani anche in ambito internazionale, non in presuntuosa logica o in stravagante esercizio d'ingerenza nelle questioni interne di altri paesi, ma - prescindendo dai singoli regimi di governo - nel semplice e tuttavia alto proposito della concreta ed effettiva globalizzazione naturale di tali diritti primari;

considerato:
che esiste oggi un apparato internazionale che si occupa dei diritti umani;
che si affacciano nel sistema delle relazioni internazionali embrioni di giustizia sovranazionale;

che, recentemente, sia il documento finale del Primo Congresso mondiale di Strasburgo contro la pena di morte che si è svolto dal 21 al 23 giugno 2001, sia la Dichiarazione solenne dei Presidenti dei Parlamenti europei approvata a Strasburgo il 22 giugno, pongono l'obiettivo della moratoria delle esecuzioni negli Stati che ancora le effettuano, come passaggio importante verso l'abolizione della pena di morte, e rinnovano l'impegno delle istituzioni e delle organizzazioni non governative sulla battaglia abolizionista;
che con un documento approvato il 10 luglio 2001 l'Assemblea parlamentare dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea ha rinnovato con vigore l'invito all'abolizione della pena capitale purtroppo ancora vigente in dieci dei cinquantacinque paesi OSCE;
che il Senato della Repubblica, nella scorsa legislatura, ha svolto, attraverso un apposito Comitato, un importante ruolo di stimolo sia nel nostro paese che a livello internazionale attraverso missioni presso molti Stati per sollecitare da un lato l'impegno dei loro Parlamenti e Governi, dall'altro per dare vita ad un proficuo dialogo con le associazioni e l'opinione pubblica di questi paesi;
che tutto ciò deve direttamente coinvolgere i Parlamenti e che l'esperienza esistente in altri paesi, quali la Germania, l'Irlanda, la Francia, la Spagna, l'Ungheria, l'Australia, il Canada, ci può confortare in questo percorso;

rilevata pertanto l'opportunità di procedere in futuro alla costituzione di un organismo permanente, in modo tale da permettere al Senato della Repubblica di onorare la sua tradizione e l'impegno per la promozione dei diritti fondamentali delle persone;

considerata l'esigenza di provvedere all'immediata istituzione di un organismo ad hoc,

delibera di istituire una Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, costituita da 25 componenti in ragione della consistenza dei Gruppi stessi;
la Commissione elegge tra i suoi membri l'Ufficio di Presidenza composto dal Presidente, da due Vice Presidenti e da due Segretari;
la Commissione ha compiti di osservazione, studio e iniziativa, che assolve anche prendendo contatto con le istituzioni di altri paesi, con gli organismi internazionali e recandosi laddove, in Italia o all'estero, sia necessario stabilire intese per la promozione dei diritti umani. A tale fine essa, quando necessario, può svolgere procedure informative ai sensi degli articoli 46, 47 e 48 del Regolamento; formulare proposte e relazioni all'Assemblea, ai sensi dell'articolo 50, comma 1, del Regolamento; votare risoluzioni alla conclusione dell'esame di affari ad essa assegnati, ai sensi dell'articolo 50, comma 2, del Regolamento; formulare pareri su disegni di legge e affari deferiti ad altre Commissioni, anche chiedendone la stampa in allegato al documento prodotto dalla Commissione competente, ai sensi dell'articolo 39, comma 4, del Regolamento.

Il Senato, inoltre, impegna il Governo ad adoperarsi in sede europea e internazionale per attivare, nelle forme più efficaci, iniziative concrete volte all'abolizione della pena di morte.