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Legislatura XVI

Riferimenti normativi

Mozione per l'istituzione del comitato per le questioni degli italiani all'estero (1-00020), presentata il 29 luglio 2008 e approvata il 30 luglio 2008


FINOCCHIARO, GASPARRI, ZANDA, QUAGLIARIELLO, BRICOLO, BELISARIO, D'ALIA, DIVINA, PEDICA, MICHELONI, RANDAZZO, GIAI. - Il Senato,
premesso che:
nel corso della XIV e della XV legislatura è stato istituito dal Senato, per decisione della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi parlamentari, il Comitato per le questioni degli italiani all'estero, con il compito di approfondire il tema della condizione, dei problemi e delle aspettative delle collettività italiane residenti all'estero;
durante la XIV legislatura il Comitato ha svolto sopralluoghi nei principali Paesi d'accoglienza dell'emigrazione italiana, per verificare la situazione delle comunità italiane residenti all'estero al fine di acquisire elementi conoscitivi sulle problematiche e le aspettative delle stesse e di contribuire alla loro soluzione con interventi sulle autorità locali e sulle istituzioni nazionali, anche attraverso proposte di iniziative legislative;
obiettivo del Comitato istituito nella XV legislatura è stato l'approfondimento di temi come la riforma dei servizi consolari, la promozione della lingua e della cultura italiane, la riforma della legge sulla cittadinanza, l'assistenza sociale per gli italiani all'estero indigenti, i passaporti e le carte d'identità, le convenzioni bilaterali per la previdenza degli emigrati e degli immigrati, nonché il sostegno dell'impresa italiana sui mercati internazionali;
una delle prime questioni affrontate dal Comitato è stata quella della regolarità delle elezioni politiche del 2006, con cui è iniziato il dibattito sulle procedure del voto all'estero, evidenziando la necessità di una modifica della legge n. 459 del 2001 a partire dall'esigenza di garantire maggiore certezza riguardo al voto espresso per corrispondenza e di istituire comitati elettorali presso i consolati;
altra questione affrontata dal Comitato nel corso degli incontri con il Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) è stata la necessità di procedere alla riforma delle leggi istitutive del CGIE e dei Comites, al fine di affidare un nuovo ruolo a questi tradizionali organi di rappresentanza;
premesso inoltre che la fine anticipata della XV legislatura ha interrotto il lavoro svolto dal Comitato impedendo di raggiungere i risultati auspicati all'inizio e lasciando aperte questioni importanti come la riforma della legge 5 febbraio 1992, n. 91, sulla cittadinanza, la riforma e la razionalizzazione della rete consolare, rese necessarie dalla inadeguatezza dello standard dei servizi consolari rispetto a quello di altri Consolati, nonché la riforma della legge n. 153 del 1971 sulla diffusione e la promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo anche nelle sue diverse forme e rappresentazioni identitarie regionali;
considerato che:
nella XV legislatura l'elezione dei senatori nella Circoscrizione estero, avvenuta per la prima volta con le elezioni del 2006, ha consentito al Parlamento la possibilità di creare un nuovo rapporto con i connazionali residenti all'estero, evidenziando, al contempo, la necessità e l'utilità di rafforzare tali legami attraverso l'istituzione di un'apposita sede istituzionale dedicata allo studio, al monitoraggio ed all'analisi della condizione degli italiani residenti all'estero;
l'Italia, a causa dei grandi flussi migratori che l'hanno interessata tra la fine del XIX e la metà del XX secolo, è lo Stato europeo con il più alto numero di cittadini residenti all'estero, pari ad oltre 3,6 milioni; alla luce dell'importante ruolo svolto dal Comitato per le questioni degli italiani all'estero nelle due passate legislature, l'istituzione anche nella XVI legislatura di un analogo Comitato rappresenta l'impegno del Senato della Repubblica a mantenere vivo il collegamento con i nostri connazionali all'estero ed a continuare nello svolgimento delle funzioni volte a soddisfare le legittime aspettative dei connazionali, nella consapevolezza che gli italiani residenti all'estero sono per l'Italia una risorsa economica, sociale, culturale e politica,
delibera di istituire il Comitato per le questioni degli italiani all'estero, composto dai sei senatori eletti all'estero e da sette senatori nominati dal Presidente sulla base delle designazioni dei Gruppi, assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun Gruppo. Il Presidente del Comitato è nominato dal Presidente del Senato al di fuori dei predetti componenti;
il Comitato elegge tra i suoi membri due Vice Presidenti ed un Segretario;
il Comitato ha compiti di studio, approfondimento, indirizzo e iniziativa sulle questioni degli italiani residenti all'estero (CGIE), sulla base del programma dallo stesso definito, anche attraverso
incontri e confronti con le Comunità italiane all'estero ed incontri con il Governo, le Regioni, le amministrazioni pubbliche, il Consiglio generale degli italiani all'estero e le principali associazioni e istituzioni degli italiani all'estero.