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Mezzogiorno, isole e aree depresse del Centro Nord (Giunta consultiva)

Giunta consultiva per il Mezzogiorno
Giunta consultiva per il Mezzogiorno, le isole e le aree depresse del Centro Nord

Sintesi

II legislatura (25 giugno 1953 - 11 giugno 1958)
III legislatura (12 giugno 1958 - 15 maggio 1963)
IV legislatura (16 maggio 1963 - 4 giugno 1968)
V legislatura (5 giugno 1968 - 24 maggio 1972)


La Commissione, composta da 16 senatori, fu nominata il 18 agosto 1953 e si è costituita il 19 agosto 1953.
Presidente: sen. Sturzo, eletto il 19 agosto 1953, dimessosi dalla carica il 10 luglio 1956, sostituito dal sen. Jannuzzi.

Nella III legislatura la Commissione fu nominata il 23 luglio 1958.
Presidente: sen. Jannuzzi, eletto il 24 luglio 1958.

Nella IV legislatura fu nominata il 16 luglio 1963.
Presidente: sen. Jannuzzi, eletto il 17 luglio 1963.

Nella V legislatura, per effetto della modificazione dell'articolo 21 del Regolamento, approvata il 17 luglio 1968, la composizione della Commissione fu portata da 16 a 22 componenti.
La Commissione fu nominata il 23 luglio 1968.
Presidente: sen. Jannuzzi, eletto il 25 luglio 1968, fino al decesso avvenuto il 19 maggio 1969. Dal 30 settembre 1971, per effetto dell'entrata in vigore del nuovo Regolamento del Senato, la Giunta cessò la sua attività.

L'articolo 21 del Regolamento del Senato, approvato il 18 giugno 1948, prevedeva il parere di una Giunta consultiva per il Mezzogiorno in merito all'esame di disegni di legge «particolarmente diretti a promuovere il miglioramento economico e sociale del Mezzogiorno e delle Isole».

Coerentemente con il momento storico, in cui la ripresa economica post-bellica e lo sviluppo del Paese apparivano condizionati anche dalla soluzione della cosiddetta «questione meridionale», la previsione regolamentare prestava attenzione alla «molteplicità dei problemi e delle esigenze del Mezzogiorno, che richiedevano una molteplicità di interventi legislativi in settori di competenza di Commissioni parlamentari diverse» e stabiliva «la costituzione di un organismo che riconducesse ad unità la materia in una visione globale ed organica» (Doc II, n. 1, V legislatura). Per queste ragioni, la composizione della Giunta per il Mezzogiorno fu stabilita in modo che garantisse la partecipazione dei rappresentanti di tutte le Commissioni aventi competenza nei settori maggiormente connessi con i problemi del Mezzogiorno (Affari esteri, Finanze e Tesoro, Istruzione, Lavori pubblici, Agricoltura, Industria, Lavoro, Igiene) nonché dei rappresentanti di tutte le Regioni meridionali interessate.

Successivamente, negli anni ‘60 vi fu un cambiamento di ottica che svincolò il concetto di «zona depressa» italiana dalla sola area meridionale del Paese e di conseguenza gli interventi pubblici vennero estesi anche a «zone del Centro e del Nord Italia, che presentavano analoghe caratteristiche di sottosviluppo sul piano economico e sociale» (Doc II, n. 1, V legislatura e cfr. in questo Repertorio la Commissione parlamentare per il parere al Governo sull'emanazione di un testo unico delle disposizioni di legge concernenti la disciplina degli interventi nel Mezzogiorno/Commissione parlamentare per il parere al Governo sull'aggiornamento del testo unico delle leggi sulla disciplina degli interventi nel Mezzogiorno). Il 10 luglio 1968 la Giunta per il Regolamento del Senato presentò alla Presidenza di Palazzo Madama il Doc. II, n. 1, dal titolo Proposte di modificazione al Regolamento del Senato della Repubblica per la composizione, la competenza e la denominazione della Giunta per il Mezzogiorno e le Isole (art. 21) e per la istituzione di una Giunta consultiva per gli affari riguardanti le Comunità europee (articolo 21-bis). In merito alla Giunta consultiva per il Mezzogiorno, tale documento conteneva due proposte di modifica del Regolamento, concernenti la formazione e le competenze della Giunta. Vennero in effetti proposte alcune modifiche che ampliavano le competenze della Giunta, attribuendole anche la trattazione dei problemi relativi a zone depresse del Centro e del Nord Italia, e modificando anche la «composizione dell'organo, tanto in rapporto al numero dei membri - l'aumento a 22 è tale da consentire la migliore rappresentanza proporzionale dei gruppi politici - quanto in rapporto ai criteri della composizione stessa» (Doc II, n. 1, V legislatura). Tali criteri miravano a superare la rigidità della norma enunciata nella formulazione dell'art. 21 del Regolamento del 1948, nel punto in cui specificava tra quali Commissioni permanenti sarebbero stati nominati i membri della Giunta; diversamente, nonostante l'aumentata estensione "territoriale" delle competenze della Giunta, si propose di introdurre nel testo dell'articolo un criterio sulla composizione che salvaguardasse «la prevalenza numerica dei senatori rappresentanti delle Regioni meridionali, prevalenza conforme agli scopi pei quali la Giunta in discorso era stata originariamente concepita» (Doc II, n. 1, V legislatura). Il Documento fu approvato dall'Assemblea del Senato nella seduta del 17 luglio 1968, evidenziando un accordo pressoché generale: su 266 senatori votanti, la modifica dell'articolo 21 ottenne 265 voti favorevoli e un solo voto contrario.