Terremoto nel Friuli Venezia Giulia (speciale)
Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti recanti interventi a favore delle zone del Friuli-Venezia Giulia colpite dal terremoto
Commissione speciale per l'esame del disegno di legge recante interventi per la ricostruzione delle zone del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto colpite dagli eventi sismici del 1976
Sintesi
VII legislatura (5 luglio 1976 - 19 giugno 1979)
La Commissione speciale per l'esame dei provvedimenti recanti interventi a favore delle zone del Friuli-Venezia Giulia colpite dal terremoto, composta da 28 senatori, fu nominata al Senato il 28 settembre 1976 e si costituì nello stesso giorno.
Presidente: sen. Ripamonti Camillo, eletto il 28 settembre 1976.
Nella seduta del 24 settembre 1976, venne annunciata all'Assemblea di Palazzo Madama la presentazione, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri Andreotti, del disegno di legge «Conversione in legge del decreto-legge 18 settembre 1976, n. 648, concernente interventi per le zone del Friuli-Venezia Giulia colpite dagli eventi sismici dell'anno 1976» (n. 167). Per l'esame del suddetto disegno di legge di conversione, anche in base ad intese intercorse con i presidenti delle Commissioni e con i presidenti dei Gruppi parlamentari, si procedette, ai sensi dell'articolo 24 del Regolamento, alla istituzione di una apposita commissione speciale composta, con riferimento alla massima consistenza numerica delle Commissioni permanenti, da 28 senatori, in modo da rispettare il criterio della proporzionalità.
Il disegno di legge Conversione in legge del decreto-legge 18 settembre 1976, n. 648, concernente interventi per le zone del Friuli-Venezia Giulia colpite dagli eventi sismici dell'anno 1976, presentato in Senato (n. 167) il 20 settembre 1976, fu approvato dall'Assemblea di Palazzo Madama il 14 ottobre con emendamenti e assorbendo il disegno di legge Norme per la dispensa dal servizio di leva dei giovani residenti nei comuni delle province di Udine e Pordenone, impiegati nella ricostruzione e nello sviluppo delle zone terremotate friulane (n. 71). Trasmesso alla Camera (n. 606) il 18 ottobre, fu approvato il 28 dello stesso mese. Divenne legge 30 ottobre 1976, n. 730. La Commissione speciale per l'esame del disegno di legge recante interventi per la ricostruzione delle zone del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto colpite dagli eventi sismici del 1976, composta da 28 senatori, fu nominata al Senato il 12 luglio 1977 e si è costituita il 14 luglio 1977.
Presidente: sen. Ripamonti Camillo, eletto il 14 luglio 1977.
Nella seduta antimeridiana del 12 luglio 1977 il Presidente dell'Assemblea di Palazzo Madama annunciò che il Presidente della Camera dei deputati aveva trasmesso il disegno di legge «Ricostruzione delle zone della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Regione Veneto colpite dal terremoto nel 1976» (n. 827). Per l'esame del suddetto disegno di legge - che aveva un carattere plurisettoriale e investiva la competenza di diverse Commissioni permanenti - sembrò opportuno procedere alla istituzione di una apposita Commissione speciale, così come, del resto, era già stato fatto per l'esame del primo provvedimento di ricostruzione presentato nel settembre del 1976. Il disegno di legge n. 827 fu pertanto deferito, in sede referente, alla Commissione speciale istituita.
Il disegno di legge Ricostruzione delle zone della Regione Friuli-Venezia Giulia colpite dal terremoto nel 1976, presentato alla Camera (n. 1479) il 20 maggio 1977 dal Presidente del Consiglio Andreotti, fu approvato il 7 luglio con emendamenti (tra cui la modifica del titolo in «Ricostruzione delle zone della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Regione Veneto colpite dal terremoto nel 1976») e assorbendo il disegno di legge Provvidenze in favore delle zone della Regione Veneto colpite dai fenomeni sismici del 6 maggio e del 15 settembre 1976 (n. 758). Trasmesso al Senato (n. 827) il 12 luglio, fu discusso e approvato con emendamenti dall'Assemblea di Palazzo Madama il 21 luglio. Trasmesso di nuovo alla Camera (n. 1479-B), fu discusso e approvato definitivamente il 28 luglio. Divenne legge 8 agosto 1977, n. 546.