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Assicurazione obbligatoria contro malattie esercenti attività commerciali

Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme di attuazione della legge 27 novembre 1960, n. 1397, relativa all'assicurazione obbligatoria contro le malattie per gli esercenti attività commerciali

Sintesi

III legislatura (12 giugno 1958 - 15 maggio 1963)

La Commissione, composta da 7 senatori e 7 deputati, fu nominata al Senato e alla Camera rispettivamente il 19 dicembre 1960 e il 18 gennaio 1961.

La legge che istituì la Commissione trae origine da tre disegni di legge presentati alla Camera, uno di iniziativa governativa e due di iniziativa parlamentare: il primo, Assicurazione obbligatoria contro le malattie per gli esercenti attività commerciali (n. 1572), fu presentato l'11 settembre 1959 dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale Zaccagnini; gli altri due, Assicurazione obbligatoria contro le malattie per i titolari di piccole imprese commerciali a conduzione familiare e per i venditori ambulanti (n. 47) e Estensione dell'assicurazione obbligatoria contro le malattie ai venditori ambulanti, ai commercianti al minuto e agli esercenti pubblici (n. 681), furono presentati rispettivamente il 21 giugno e il 6 dicembre 1958: il n. 47 era stato presentato dal deputato democristiano Berloffa e altri, mentre il n. 681 dal deputato comunista Mazzoni e altri. Il disegno di legge governativo nelle sue linee generali si rifaceva al sistema previsto per l'assicurazione contro le malattie in favore degli artigiani; il disegno di legge Berloffa mirava a individuare i soggetti gravati dall'obbligo dell'assicurazione, prevedendo la formazione di appositi elenchi provinciali, e istituiva in ogni provincia una Cassa mutua provinciale di assistenza di malattia per i piccoli imprenditori commerciali; il disegno di legge Mazzoni puntava alla regolamentazione del diritto all'assistenza di malattia e alle prestazioni di assistenza sanitaria generica e specialistica, anche ospedaliera.

I disegni di legge furono discussi congiuntamente dalla Commissione Lavoro della Camera, in sede legislativa, il 6, l'11 e il 13 novembre 1959. La discussione riprese il 20 gennaio 1960 e continuò nelle sedute del 27 gennaio e del 10 febbraio; in quest'ultima data i provvedimenti furono rimessi all'Assemblea alla quale, il 15 febbraio 1960, la Commissione presentò due relazioni: una di maggioranza che proponeva come base l'adozione del testo governativo, e una di minoranza. In Assemblea la discussione iniziò il 29 settembre 1960 e il 6 ottobre i provvedimenti furono approvati in un testo unificato, con emendamenti. Trasmesso al Senato l'11 ottobre 1960 (n. 1233), venne esaminato, in sede referente, dalla Commissione Lavoro il 13 ottobre e discusso e approvato in Assemblea il giorno seguente.

Il Presidente della Repubblica, con messaggio del 6 novembre 1960 (alla Camera Doc. XII, n. 3; al Senato Doc. n. 69), rinviò alle Camere il disegno di legge, richiedendo una loro nuova deliberazione in merito alla copertura finanziaria su ciò che prevedeva l'art. 40, ossia la concessione alla Federazione nazionale delle casse mutue malattia per gli esercenti attività commerciali, di un contributo straordinario a carico del bilancio dello Stato di lire 1.500.000.000. Il disegno di legge venne quindi ripresentato alla Camera (n. 1572-47-681-bis) l'8 novembre 1960 ed esaminato, in sede referente, dalla Commissione Lavoro il 23 novembre la quale propose emendamenti secondo le indicazioni del Presidente della Repubblica (n. 1572-47-681-bis-A); il disegno di legge venne poi discusso e approvato il giorno seguente dall'Assemblea di Montecitorio. Trasmesso lo stesso giorno al Senato (n. 1233-B), venne esaminato, in sede referente, dalla Commissione Lavoro il 25 novembre 1960 e discusso e approvato nello stesso giorno dall'Assemblea di Palazzo Madama. Divenne la legge 27 novembre 1960, n. 1397. Tale legge prevedeva il parere di una Commissione parlamentare consultiva in merito alle successive norme di attuazione, emanate con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale.