Cessione in proprietà degli alloggi costruiti dallo Stato
Commissione parlamentare consultiva per il parere sulle norme delegate relative alla cessione in proprietà degli alloggi costruiti dallo Stato ovvero con il suo concorso o contributo
Sintesi
III legislatura (12 giugno 1958 - 15 maggio 1963)
La Commissione, composta da 10 senatori e 10 deputati, fu nominata dai Presidenti del Senato e della Camera rispettivamente 30 e il 25 luglio 1958.
La legge istitutiva di questa Commissione consultiva aveva il fine di disciplinare il riscatto, da parte dei privati assegnatari, degli alloggi INCIS (Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato) e Ina-Casa ed altri di tipo popolare ed economico. La cessione agli assegnatari degli alloggi di tipo popolare ed economico, costruiti con il contributo dello Stato, aveva lo scopo di consentire l'accesso alla proprietà della casa a categorie di cittadini non abbienti; in questo modo si sarebbe anche creata la possibilità di indirizzare e raccogliere il risparmio degli assegnatari al fine di disporre dei mezzi necessari per la costruzione di altri alloggi popolari.
Già nella I legislatura erano stati presentati alcuni disegni di legge concernenti sia l'edilizia popolare (atti Senato nn. 1547, 1594, 1689, 1724 e legge 28 marzo 1952, n. 200) che i contributi da erogare all'INCIS (legge 21 ottobre 1950, n. 984; atto Senato n. 1755). Nella II legislatura furono, in particolare, presentati alla Camera i quattro disegni di legge che originarono la legge 21 marzo 1958, n. 447: il 19 agosto 1953 fu presentato dal deputato Bernardi e altri il disegno di legge Disposizioni per il rinnovamento graduale del patrimonio immobiliare dell'Istituto Nazionale Case Impiegati Statali (I.N.C.I.S.) ed Istituti similari e disciplina di taluni rapporti fra essi ed i rispettivi inquilini (n. 68); sempre da Bernardi e altri fu presentato il 26 novembre 1953 il disegno di legge Estensione delle disposizioni per il rinnovamento graduale del patrimonio degli Istituti ed Enti di edilizia economica e popolare agli Istituti autonomi per le case popolari (n. 416); nel dicembre 1953 fu presentato il disegno di legge - dal deputato Riccio e altri - Rinnovazione graduale del patrimonio immobiliare dell'Istituto nazionale per le case degli impiegati dello Stato e degli istituti similari al fine di incrementare le nuove costruzioni, e disciplina di alcuni rapporti fra gli stessi enti e i loro inquilini (n. 454) e, dopo un anno, il 3 dicembre 1954, fu presentato dal deputato Caiati e altri il disegno di legge Concessione in proprietà, a favore degli attuali assegnatari delle case dello Stato, dei comuni, delle province, degli Istituti provinciali per le case popolari, dell'Istituto nazionale case impiegati statali (I.N.C.I.S.), dell'I.N.A.-Casa e delle altre Amministrazioni ed Enti pubblici e disposizioni per la costruzione di nuove case popolari ed economiche con patto di assegnazione in proprietà (n. 1298). I disegni di legge citati furono tutti assegnati, per l'esame in sede referente, alla Commissione Finanze e Tesoro che li esaminò congiuntamente e presentò il 13 dicembre 1957 all'Assemblea di Montecitorio un testo unificato ispirandosi sostanzialmente, al disegno di legge n. 1298 (n. 68-416-454-1298-A). La discussione del disegno di legge iniziò in Assemblea il 31 gennaio 1958 e il 26 febbraio il Ministro dei Lavori pubblici Togni intervenne per chiedere la delega al Governo al fine di emanare il testo delle norme delegate che avrebbero disciplinato la materia: la richiesta era motivata dalla complessità dell'argomento ed era tesa a evitare che la fine prossima della legislatura non vedesse sfumare la conclusione del lungo iter del provvedimento in discussione. Il giorno seguente, nella seduta antimeridiana, il Governo presentò lo schema di decreto legislativo che verrà approvato, con modificazioni, lo stesso giorno nella seduta pomeridiana con il titolo Delega al Governo per la disciplina della cessione in proprietà a favore degli assegnatari degli alloggi di tipo popolare ed economico costruiti o da costruire a totale carico dello Stato ovvero con il suo concorso o contributo. Trasmesso al Senato (n. 2498) il 28 febbraio, il disegno di legge venne assegnato per l'esame in sede referente alla Commissione Lavori pubblici e poi approvato definitivamente dall'Assemblea di Palazzo Madama il 12 marzo 1958, diventando la legge 21 marzo 1958, n. 447. La legge prevedeva anche l'istituzione di questa Commissione consultiva, incaricata di esprimere il parere sulle norme delegate al Governo, emanate in conformità a princìpi direttivi esplicitati nella stessa legge, in merito alla disciplina dell'«obbligo, a richiesta, della cessione in proprietà degli alloggi di tipo popolare ed economico costruiti o da costruire a totale carico dello Stato ovvero con il suo concorso o contributo e per i quali le vigenti disposizioni già non prevedano l'acquisto della proprietà da parte degli assegnatari, o lo subordinino al consenso del Ministero dei lavori pubblici e degli enti finanziatori» (art. unico).