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serie 4 Banco ambrosiano (1978 - 2002)

Il 14 aprile 1994 il pubblico ministero Pierluigi Dell'Osso chiede il rinvio a giudizio di Bettino Craxi, Claudio Martelli, Silvano Larini, Leonardo Di Donna (ex vice-presidente dell'Eni) e Licio Gelli per il reato di concorso nella bancarotta fraudolenta del Banco ambrosiano. Con due bonifici bancari, effettuati il 30 ottobre 1980 e il 3 febbraio 1981, 7 milioni di dollari erano stati versati sul cosiddetto "conto protezione" della Ubs di Lugano intestato a Silvano Larini. I bonifici provenivano dalla Zus Corporation di Panama, una società satellite della Banca del Gottardo di Lugano. La Zus li aveva a sua volta ricevuti dalla Uts di Panama, e quest'ultima a sua volta dalle consociate estere del Banco Ambrosiano di Lima, Managua e Nassau. Il pubblico ministero ritiene che quei soldi erano finiti al Psi come tangente pagata dal Banco per un finanziamento ottenuto dall'Eni di 50 milioni di dollari. Da qui il coinvolgimento di Di Donna.
L'inchiesta era nata nel 1982, quando nel corso della perquisizione di Villa Wanda, casa di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, era stato sequestrato un appunto con il numero del "conto protezione", contenuto in una busta indirizzata a Martelli. Silvano Larini, tornato in Italia all'inizio del 1993, renderà noto il nome del titolare del conto e la magistratura di conseguenza invierà il 10 febbraio dello stesso anno avvisi di garanzia a Craxi e Martelli. All'udienza preliminare del 9 maggio è presente solo Di Donna che nega ogni responsabilità specifica nella concessione del finanziamento al Banco. I legali di Craxi sostengono che il denaro arrivato sul conto era l'anticipo su un contributo di venti milioni di dollari versato da Roberto Calvi a titolo personale, e che il denaro poteva provenire o da fondi controllati personalmente da Calvi, o da fondi di terzi da questo amministrati, o da qualunque altra contropartita finanziaria intermediata da Calvi o dal Banco Ambrosiano.
Il 12 maggio 1994 il gip Maurizio Grigo emette il decreto di rinvio a giudizio, ordina il ritiro del passaporto (divieto di espatrio) degli imputati e fissa la prima udienza per il 16 giugno presso la III sezione penale del Tribunale di Milano.
Le udienze si svolgono dal 16 giugno al 29 luglio 1994.
Il 16 giugno, giorno della prima udienza, viene proclamata la contumacia di tutti gli imputati eccetto Di Donna.
Lo Giudice e l'avvocato di Martelli Marco De Luca presentano, rispettivamente del 17 e del 20 giugno 1994, due richieste alla III sezione penale del tribunale di Milano volte a ottenere dal suo presidente, Piero Gamacchio, la dichiarazione di astensione dal procedimento avendo questi già giudicato il troncone principale del procedimento relativo al crack del Banco ambrosiano.
All'udienza del 20 giugno viene presentato un certificato medico attestante il cattivo stato di salute di Craxi, certificato al quale viene tuttavia negato ogni effetto legale in quanto giunto oltre il termine di legge.
Dal 1° luglio 1994 l'avvocato Michele Ributti prende parte al collegio di difesa di Craxi in sostituzione dell'avvocato Nicolò Amato che aveva rinunciato al mandato il 18 giugno; ma il 21 luglio Craxi ricusa Ributti, reo di avere una linea difensiva morbida, e lo sostituisce con l'avvocato Michele Saponara. Il presidente Gamacchio tuttavia non concederà a Saponara nessuna proroga per poter studiare gli atti.
Il 29 luglio 1994 la III sezione penale del Tribunale di Milano emette la sentenza, depositata il 18 settembre1995: Craxi viene condannato a 8 anni e mezzo di reclusione, Larini a 5 anni e mezzo di reclusione, Martelli a 8 anni e mezzo, Di Donna a 7 anni e Gelli a 6 anni e mezzo.
L'8 novembre 1995 Lo Giudice impugna la sentenza, seguito a breve dai difensori degli altri imputati. Le udienze di appello si svolgono dal 28 aprile al 7 giugno 1997.
Il 7 giugno 1997 la II sezione della Corte di appello di Milano, presidente. Mario Augusto Chiarolla, emette la sentenza, depositata il 25 luglio 1998: Craxi viene condannato a 5 anni e 9 mesi, Martelli a 4 anni, Gelli a 5 anni e 9 mesi, Larini a 4 anni e Di Donna a 4 anni e 6 mesi. Lo Giudice e Guiso ricorrono in Cassazione.
La V sezione penale della corte di Cassazione il 15 giugno 1999 decide l'annullamento della sentenza del 7 giugno 1997, senza rinvio per Gelli per improcedibilità dell'azione penale, con rinvio per Craxi e Martelli; l'unica condanna confermata, ma condonata, è quella di Larini.

La serie conserva gli atti processuali e non relativi al procedimento penale detto Banco ambrosiano.

Ordinamento e struttura

La serie è articolata in cinque sottoserie: la prima , con documenti dal 1978 al 1995, contiene documentazione relativa al crack del Banco ambrosiano e alla loggia massonica P2; la seconda , con documenti dal 1981 al 1994, conserva i verbali delle sommarie informazioni testimoniali, degli interrogatori e delle dichiarazioni spontanee che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio; la terza , con documenti perlopiù del 1994, conserva atti processuali e non afferenti al I grado di giudizio: verbali delle udienze, liste testimoniali, memorie difensive, appunti della difesa, documentazione successivamente acquisita agli atti; la quarta , con documenti dal 19945 al 1997 conserva la documentazione afferente al II grado di giudizio; la quinta , con documenti dal 1998 al 1999, conserva gli atti processuali relativi al ricorso in Cassazione.

Descrizione

110 fascicoli.

Note

Il procedimento è identificato dal numero 1154/93 del Registro generale delle notizie di reato (rgnr).

Antroponimi

Martelli, Claudio Larini, Silvano Di Donna, Leonardo Gelli, Licio Larini, Silvano Calvi, Roberto Grigo, Maurizio De Luca, Marco Amato, Nicolò Ributti, Michele Saponara, Michele Chiarolla, Mario Augusto

Enti

Banco ambrosiano Ente nazionale idrocarburi Banco ambrosiano Zus Corporation Union des banques suisses Banca del Gottardo

Luoghi

Panama Lugano Lima, Managua e Nassau Castiglion Fibocchi

Segnatura archivistica

Studio legale dell'avv. Enzo Lo Giudice: carte processuali Craxi, 3.4

Studio legale dell'avv. Enzo Lo Giudice: carte processuali Craxi

1978 - 2002 con documenti dal 1978 e al 2002

1145 fascicoli.

Inventario a cura di Noemi Procaccia e Pierpaolo Caputo.

ricerca libera