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unità 955 Zanoni Arturo (7 marzo 1935 - 31 agosto 1939)

Descrizione

Manoscritti; dattiloscritti
18 cc.
16 docc.

Contenuto

Lettere di Arturo Zanoni. Da Tolosa, 7 marzo 1935, con la quale chiede qual e' la situazione a Parigi e se e' il caso di muoversi. Si trova in difficolta'. Ringrazia per i 500 frs inviati tramite Rufilanchas. Si trova senza documenti di identita'. La polizia spagnola si e' impossessata del suo passaporto. Vuole qualche consiglio e una racomandazione ai compagni che siinteressino alla sua situazione; 4 aprile 1935, ringrazia per i 100 frs invaiti da Morgari. Restare in Francia, nonostante le difficolta' e' l'unica soluzione. Il comitato pro rifugiati spagnoli non esiste. Si mette in contatto con i compagni spagnoli che lo metteranno in contatto con il comitato parigino. Spera di ottenere l'indulto; Lerida, 11 dicembre 1937, parla della nuova destinazione alla XII Brigata internazionale; El Masnou, 13 settembre 1938, apprenda dal Nuovo Avanti l'atteggiamento ostile dei comunisti nell'unita' d'azione che vivono come qualcosa di separato dagli interessi fondamentali della classe operaia e che invece risponde agli interessi della classe lavoratrice. Descrive la situazione del governo spagnolo; Perpignan, 1 marzo 1939, si trova a Perpignan per risolvere problemi materiali. La situazione nel campo di Argeles e' per i rifugiati denigrante. Il vitto basta ma vivon o in una spiaggia con eccessiva agglomerazione, esposti alle intemperie. Non sa se sono trattati come prigionieri di guerra o come volgari delinquenti, ma il tutto e' duro e umiliante; Argeles-sur-Mer, 15 marzo 1939, rimette risoluzione da sottoporre al Comitato nazionale del Partito. faraboli gli ha detto che al momento non e' possibile fare nulla ne' per lui ne' per la sua famiglia. Il partito spagnolo lavora perche' emigrino verso il Messico; 14 maggio 1939, commenta quanto letto sul Nuovo Avanti a proposito della fine della Spagna repubblicana. Il tutto e' stato prodotto dal pronunciamento di un comunista contro un popolo che si batte per la liberta. Sempre fedele all'unita d'azione solo perche' dietro c'e' una massa che non si puo' abbandonare ma si devono stabilire con chiarezza le finalita'; 28 maggio 1939, condivide la linea politica di Negrin che e' anche dei comunisti e del fronte popolare di alleanza nel proletariato con i ceti della piccola e media borghesia. Linea politica sostenuta dal partito e dall'internazionale. Non si e' mai creduto nella bonta' della lotta di classe, bensi' si e' accettata l'alleanza con i comunisti perche' dietro loro vi e' uno strato importante della classe operaia. Tutto cio' in Spagna e' stato fatto fatto e spiega la linea politica spagnola; 2 giugno 1939, chiede a Nenni di contattare Lamoneda perche' possa recarsi in Messico. Gli viene negato il visto in quanto non nativo di Spagna. Ma in realta' possiede la nazionalita' spagnola per diritto per aver risieduto li piu' di 7 anni, la figlia ha la cittadinanza spagnola elui ha perso tutto quanto ha conquistato perche' ha impugnato le armi contro il paese nativo. La motivazione gli sembra assurda percio' chiede intervento di Nenni per trattare la questione; 16 giugno 1939, informa Nenni che il compagno Lamoneda gli ha scritto che il partito spagnolo si impegna a trovare un paese amico dove emigrare tranne il Messico che non accetta spagnoli che non siano di origine. Pare che possa ottenere anche il sussidio che gli spetta . Chiede a Nenni di intervenire per accelerare la pratica;19 giugno 1939, lettera amara con la quale comunica che sua moglie ha ppartorito in una stalla ed esprime indignazione e disillusione verso chi doveva sempllicemente accelerare le pratiche per avere cio' che spetta di diritto; Barcares, 20 giugno 1939, comunica che ha cambiato campo e spera che trovino una soluzione per "quanto in diritto mi corrisponde"; 12 luglio 1939, avverte che Lamoneda lo ha incluso nella lista per il Cile e spiega i motivi per cui e' uscito dalla Brigata Garibaldi; 31 agosto 1939, si dichiara solidale con la posizione presa dal partito rispetto al Patto di non aggressione tra Germania e Russia, che vede come un tradimento contro il socialismo e il proletariato. Segue con fiducia la linea politica della Direzione; s.l., s.d. comunica la sua decisione di lasciare la Brigata Garbaldi per incomprensione con il Ten. Col. Hans che considera incapace a comandare una divisione.

Antroponimi

Zanoni, Arturo Morgari, Oddino Rufilanchas Salcedo, Luis Faraboli, Giovanni Lamoneda, Ramon

Luoghi

Tolosa Lerida Argelès-sur-Mer Barcares El Masnou Messico Cile Germania Russia

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Segnatura archivistica

Pietro Nenni, 1.1.2.955

Pietro Nenni

1909 - 1980

fascc. 3076 (bb.276)

Inventario a cura di Giovanna Arcangeli e Luisa Montevecchi; inventario informatizzato a cura di Ombretta Nicodemo

ricerca libera