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unità 814 Saragat Giuseppe (7 gennaio 1927 - 22 agosto 1939)

Descrizione

Manoscritti
108 cc.
83 docc.

Contenuto

Lettere di Giuseppe Saragat. Vienna, 7 gennaio 1927, si lamenta della stuazione del Partito e della Concentrazione doce i migliori sono messi in quarantena. I partiti sono ancora dominati dalle correnti che li portano verso la sconfitta e fa un'attenta analisi politica; 16 gennaio 1927, dice di essere d'accordo con Nenni bisogna evitare di fossilizzarsi intorno ad atteggiamenti tattici e fa una serie di ipotesi su quanto potrà succedere se Mussolini sopprimesse le leggi speciali e sull'eventuale fuga dei più giovani; 10 febbraio 1927, accusa il comportamento di alcuni compagni che tramano alle spalle e che non agiscono per il bene del paese e del partito. Parla lungamente di Gobetti che Nenni commemorerà e della sua politica che si orientava verso il liberalismo marxista, di cui accettava il concetto di lotta; 11 giugno 1928, invia una lettera giunta dall'Italia, da un giovanissimo social-democratico che riflette sul fatto che Parigi debba dare almeno l'unità socialista. Unità significa non la composizione di due mentalità superate ma la loro definitiva liquidazione; 7 febbraio 1929, lamenta il dominio delle vecchie mentalità e dietro la banalità di una direzione di microcefali si cela tutta l'inutilità di anni di esperienze tragiche. La maggioranza italiana resta sempre con chi blatera. Se il partito non sa liberarsi dei suoi dittatori figuriamoci se riesce a liberare un paese di 40 milioni di uomini da una tirranide di grande formato; 9 luglio 1929, ha scritto a Turati, sitrova disoccupato perché è venuta meno una promessa di sistemazione a Vienna. Chiede a Nenni se é possibile trovare un posticino in Francia o altrove. Parla anche dell'unità e chiede che decisione ha preso la direzione; Le Luuc, 23 gennaio 1930, non riesce a scrivere articoli, da informazioni sulla sua sistemazione e commenta l'eventuale partenza di Nenni per New York; Parigi, 16 dicembre 1931, polemizza con un articolo di Nenni e con un certo sabotaggio antirepubblicano. Sostiene che bisogna prendere sul serio l'ntà dell'antifascismo democratico; Parigi, 22 marzo 1932, consiglia se il partito vuole uscire con onore dalla situazione di 1) rendere più frequenti le riunioni della Direzione; 2) ottenere da GL la rappresentanza paritetica di 3 membri; 3) eludere il problema del programma concentrazionista e buttarsi a capofitto in quello del Partito; 4)impedire che la Lega esca dalla Concentrazione e galvanizzare il partito; 18 ottobre 1932, ha consegnato a Rugginenti sia la parte generale redatta da Treves di sia la parte speciale ricavata dalla dichiarazione programmatica del Ps del 1926. E' il programma del partito per il domani ma da le sue dimissioni da membro della direzione. Ritiene che il programma di Treves troppo riformista e si asterrebbe dal voto. Si dimette perché si trova in un organsmo a livello statuario importante ma che non decide niente a spiega i motivi; Parigi, 27 luglio 1934, ritiene grave l'articolo di Pacciardi, ne ha parlato con Buozzi e decideranno come rispondere sul Nuovo Avanti. Ha avuto un incontro insieme a Tasca e a Buozzi con G.L. che pare accomodante. E' stata incaricato di tracciare uno schema di organizzazione per l'Upi; Petit Vanjany, 14 agosto 1934, informa che ha ricevuto dalla banca l'avviso di licenziamento e chiede cosa fare; La Seyne, 2 novembre 1934, ha visto Amedeo a Marsiglia e i comagni di La Seyne. Ha iniziato a lavorare presso la Cooperativa. Starà 15 giorni a La Seyne, poi si trasferisce a Le Cannet come capo contabile; 11 novembre 193, ringrazia per il ritaglio di Voce operaia e promette di rispondere nonostante il duro orario di lavoro; 25 novembre 1934, informa che verrà trasferito a Le Cannet, che è molto preso dal lavoro e ha poco tempo per il partito. La situazione langue e se le cose non cambiano si rischia la chiusura; Marsiglia, 9 dicembre 193, si trova a Marsiglia. Da l'indirizzo di Le luc dove si è sistemato. L'alloggio è ottimo e spera di aver risolto anche l'aspetto economico; Le luc, 14 dicembre 1934. contento per quanto gli ha detto dell'accoglienza di Modigliani in America, a riprova della vicinanza del sentimento poolare. Crede e spera si sistemerà definitivamente con il lavoro e promette che penserà a Tonello. Chiede di curare gli amici di Marsiglia: Volterra e Chiodini che sono in rotta con G.L. passeranno con il Ps. Acclude una lettera di una impiegata di banca che cerca lavoro. Chiede a Nenni di fissarle un appuntamento; 23 marzo 1935, probabilmente diventerà direttore adjoint e si trasferirà in un'altra abitazione. Segue il nuovo Avanti ed approva l'idea del Congresso degli italiani contro la guerra. Non crede alla guerra in Abissinia perché ritiene impossibile che Mussolini si impegni in Africa con quello che bolle in Europa e motiva il suo scetticismo; 5 aprile 1935, ritornato Modigliani con successo dall'America e segnala i meriti dei "sovversivi" che lo hanno imbarcato come un baule. Fa un piano d'azione: 1)giornale e rivista; 1 bis Azione in Italia; 2) preparazione del Congresso contro la guerra e del Congresso del partito. Invia saluti a Bianca Pittoni; 16 aprile 1935, non vede possibilità di integrazione delle sue parti per il giovane segnalato e li comunque le condizioni lavorative e di vita sono disperate. racconta che ha partecipato a una riunione coi comagni de La Seyne dove hanno parlato Amedeo e MIcheli. Chiede di scriverne sull'Avanti e di citare i nomi di Mocellin e Spagna. E' ancora incredulo per la guerra in Abissinia che vede come un osso duro. Conosce l'Abissinia che bisognerà conquistare roccia per roccia; Le Cannet des Maurej, 12 maggio 1935, invia il suo nuovo indirizzo. Non sa se sarà presente al Congresso, che potrebbe essere l'ultimo dell'esilio, se Mussolini cederà al sole africano. Dall'italia ha notizie della morte della lira, resterà a lutto tutta la borghesia e crolleranno le fortune di Mussolini;

Antroponimi

Saragat, Giuseppe Gobetti, Piero Turati, Filippo Treves, Claudio Pacciardi, Randolfo Buozzi, Bruno Tasca, Angelo Amedeo, Filippo Tonello, Angelo Tommaso Mussolini, Benito Volterra, Francesco Chiodini Modigliani, Giuseppe Emanuele Pittoni, Bianca Mocellin, Tito Spagna, Pietro Senape, Federico Prenot, Domenico Pietro Blum, Léon Bauer, Otto De Rosa, Fernando Morgari, Oddino Rugginenti, Pallante Garretto, Giuseppe Faure, Paul Pedroni, Carlo Grieco, Ruggero Ferrarotti, Arturo Piemonte, E. Matteotti, Giacomo Vandervelde, Emile Spaak, P.H. Orlandini, Amerigo

Enti

Giustizia e libertà Concentrazione d'azione antifascista Sfio Unione popolare italiana. Sezione di Nizza Psi Lega italiana dei diritti dell'uomo Nuovo Avanti!, periodico Unione popolare italiana

Luoghi

Vienna Le Luc Parigi Petit Vanjany Marsiglia Le Cannet des Maurej New York Seren del grappa Belluno Nizza

Descrittori

guera civile spagnola (1936-1939)
antifascisti
socialismo
comunismo
rifugiati politici
perseguitati politici

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Segnatura archivistica

Pietro Nenni, 1.1.2.814

Pietro Nenni

1909 - 1980

fascc. 3076 (bb.276)

Inventario a cura di Giovanna Arcangeli e Luisa Montevecchi; inventario informatizzato a cura di Ombretta Nicodemo

ricerca libera