unità 790 Rondani Dino (1 novembre 1928 - 6 agosto 1939)
Descrizione
Manoscritti; dattiloscritti
59 cc. 55 docc.
Contenuto
Lettere di Dino Rondani. Nizza, 1 novembre 1928, con la quale si giustifica dai pettegolesso che lo coinvolgono contro Nenni, che lui ha fatto ma non contro Nenni. Descrive la situazione a Londra; 26 marzo 1934, informa che stanno organizzando una festa come rova di convivenza con gli altri esuli. Angelica Balabanoff sembra collaborare. Ha scritto a Pistocchi perché nel progetto concentrazionista bisognerebbe decidersi alla fusione dei giornali e dare al Comitato centrale della lega le funzioni che esercitava la Concentrazione; Londra, 16 settembre 1934, ha sentito Morgari e gli ha dato gli indirizzi dei compagni di Londra; 24 settembre 1934, parla delle difficotà a gestire la sezione di LOndra, dove non si è riusciti a commemorare Matteotti e racconta tutte le difficoltà; 12 ottobre 1934, elenca i diversi punti di cui si sta occupando. Bisogna scrivere al General secretary of the labour party in cui si domanda un suo delegato nella Commissione per l'Italia. Parla anche dell'Italian Labour Party; Nizza, 4 dicembre 1934, rassicura che per la fine dell'anno avranno 10 rivendite con 5 cope ciascuna. E' imortante che Gillies, si tenga in contatto con la Delegation e non con altri e invii il settimanale Labour press service alla Halien labour delegation; 23 maggio 1935, comunica che sarà a Parigi per fine mese; 23 maggio 1935, ritiene che la direzione debba comunicare le decisioni ai soci invitandoli ad na assemblea presieduta da Tonello. Bisogna fissare l'o.d.g. del Congresso federale in cui le sezioni di Antibes e Nizza dovrebbero mandare 2 o 3 rappresentanti; 10 giugno 1935, parla di un incontro che si terrà a Mentone e di scrivere a Sante Brinati per i dettagli. A Nizza vi è un'adunanza coi comunisti e ha pregato a Tonello di partecipare; 13 giugno 1935, da cola alla direzione per quanto succede a Nizza dove bisognava intervenire quando Smorti votò per l'abolizione della Federazione Alpi marittime. E' necessario che Tonello convochi la sezione e si riunisca il comitato direttivo. Bisogna che Rometti vada ad Antibes come nel '34 e tutto si risolverà; 1 giugno 1935, Brinati avverte che a Mentone è tutto pronto per il 22 e aspettano solo la conferma di Nenn. Si lamenta per la situazione a Nizza; 17 giugno 1935, chiede se Rugginenti ha scritto a Crocioni, acclude un biglietto della Commemorazione Matteotti-Treves. Ritiene che non sia necessario l'intervento di Modigliani a Nizza, perché contro l'integrità morale di Rometti non emerge nulla. Propone di nominare Meneghetti, Giacinti, Babacci, Restellini e Tonello commissari provvisori della sezione er convocare l'assemblea del 28. Brinati, Calzavara e Giacinti, nominati membri del comitato federale provvisorio; 24 giugno 1935, ha saputo che ha inviato sue proposte alla direzione, informa di quanto fa Tonello. L'idea della scuola è tramontata, la sezione di Nizza non si raduna; propone come soluzione di fare una cronaca viva settimanale del movimento nizzardo; 1 luglio 1935, si lamenta che per Nizza rinviano le decisioni da due anni, ma una soluzione va presa. Loro lavorano lo stesso e hanno partecipato ad un' adunanza a Mentone. Chiede l'ora e il giorno del ritrovo con la Direzione ed elenca alcuni punti da trattare; 6 luglio 1935, è stato da Crociani che gli ha dato 400 frs, ne ha aggiunti altri lui e insieme a qualche altro amico, spera di raggiugere la somma di 1000 frs per saldare Tonello; s.l. 19 febbraio 1936, chiede che venga pubblicato un suo scritto. I compagni filocomunistihanno preparato un articolo e chiede d intervenire prima; Nizza, 11 aprile 1936, invia alcune righe e una nota che generalmente invia Tonello. Manda dei fogliett sull'attività svolta a Cannes dai compagni; 7 maggio 1936, ha presieduto l'adunanza della sezione e quando è stata letta la sua lettera all'unanimità è stata confermata la partecipazione al fronte popolare italiano insieme a quello francese. La manifestazione per Garibaldi è stata magnifica. Ritiene che Morgari possa fare meglio di lui a Madrid e a Barcellona, andrà a Madrid in incognito; 18 maggio 1936, Berneri ha chiesto degli indirizzi di amici inglesi da contattare; 25 maggio 1936, commenta l'andata di Morgari a Barcellona, preferito a lui. Ritiene utile far rivivere il comitato italo-catalano e da altre informazioni;11 gennaio 1938, hanno deciso che N. terrà una relazione alla sezione socialista sulla loro azione nell'Unione popolare. Max Dormoy sarà il 22 a Nizza, gli è stata offerta la presidenza dell'Unione pop. Se Rometti e Caprini accettano, accetta l'impegno; 28 febbraio 1938, nominato delegato LIDU in Spagna gli fu richiesto di attendere e poi gli è stato comunicato un rifiuto. Si rivolge a Nenni per risolvere il caso e partire per Barcellona; 7 marzo 1938, il prefetto ha comunicato che il ministro non gli accorda il visa speciale per la Spagna e crede che dietro ci siano ragioni di carattere personale e chiede l'intervento di Nenni; 7 marzo 1938, non riesce ad ottenere il visa da Parigi, nonostante il parere favorevole della prefettura di Nizza. Non passerà clandestinamente pur sapendo come fare. Vuole che N. si accerti che non ci sia un complotto contro di lui; 8 marzo 1938, segnala il figlio di Turno Brigliadori che fa il cameriere a Bruxelles, che vorrebbe andare in Spagna; 23 maggio 1938, parla di una tourneé nelle Alpi marittime organizzata dai compagni SFIO che include anche la commemorazione per Matteotti. Chiede di interessarsi per il suo visa per la Spagna che gli è stato negato; 28 maggio 193, conferma le date del 20-21 indicate da Amedeo. Ad Antibes ci sarà Morgari. Chiede se N. ha verificato a parigi per il suo caso perché l'opposizione pare che parta dal prefetto di Perpignan; 12 giugno 1938, da le ultime indicazioni organizzative per la conferenza. Ad Antibes il 20 a Nizza il 21; 23 settembre 1938, ha ricevuto da Amedeo il bollettino della Federazione e all'assemblea presenterà un o.d.g. che contiene le indicazioni ricevute.
Note
Nel fascicolo anche lettera di Rondani a "Cari compagni", Nizza, 14 marzo 1939.
Nella lettera da Nizza il 6 luglio 1935 in calce alcune righe di Angelo Tommaso Tonello.