unità 520 Labriola Arturo (16 agosto 1927 - 28 luglio 1935)
Descrizione
Manoscritti
17 cc. 11 docc.
Contenuto
Lettere di Arturo Labriola. Senza data topica, 1927 agosto 16, con la quale racconta che è stato impegnato con la figlia e chiede l'invio di un articolo; Parigi, 1927 settembre 29, acclude un manifesto da pubblicare su Libertà e chiede un incontro per parlare con Nenni; Bruxelles, 1929 agosto 11, entusiasta per la liberazione di Rosselli, dopo che si è ripreso, vorebbe riprendere l'idea di una pubblicazione; Bruxelles, 1933 settembre 27 vedrà di fare il possibile per inviargli l'articolo richiesto; Bruxelles, 1933 ottobre 16 non puo' scrivere l'articolo per la riapertura del suo caso e per le difficoltà con la vista. Invia un altro articolo apparso su Cahiers bleus e racconta i vari chiarimenti che lui ha dato sul suo caso e parla del fascismo; Bruxelles, 1933 ottobre 18 prla della lettera anonima in cui viene accusato da chi temeva che potesse diventare il successore di Treves e fornisce la sua versione; Bruxelles, 1933 dicembre 24 propone una conferenza sul primo sciopero generale. Il tema da trattare "L'Avanguardia socialista, il rpimo sciopero generale del 1905".; Bruxelles, 1934 maggio 20 con la quale si lamenta su alcune questioni che riguardano i suoi articoli e sue considerazioni sul fascismo; Bruxelles, 1934 ottobre 20 suo commento su un articolo di Nenni, apparso sul Peuple e commenta il tentativo della Francia di isolare l'italia. La questione è più nazionale che politica. Suggerisce di non favorire una manovra di prestigio del quai d'Orsay e di non preparare una guerra contro l'Italia; Bruxelles, 1935 luglio 28 scrive per cominicare che la sezione di Bruxelles ha deciso la sua "radiazione" in seguito alla polemica sull'Abissinia. Non è d'accordo perchè le accuse partono da interpretazioni fatte dai soliti maligni su un suo articolo, ma accetta il provvedimento "come l'equivalente di una separazione necessaria".
Note
Nel fascicolo anche lettera di Labriola "All'amministrazione del giornale Avanti", Bruxelles, il 21 dicembre 1935.
