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Sottosottoserie 12 Lo scandalo delle intercettazioni telefoniche (9 febbraio 1972 - 12 novembre 1981)

unità di conservazione

faldone 427

Accusata la Guardia di finanza per aver diretto un'illecita rete di spionaggio politico interno, sulla base di intercettazioni telefoniche. Giacomo Mancini, che aveva precedentemente posto il problema all'attenzione politica nell'ambito di una riunione quadripartitica, viene coinvolto come teste nelle indagini e nel processo per diffamazione intentato dalla Guardia di finanza, nella persona del generale Giovanni Buttiglione, al giornalista dell'«Espresso» Giuseppe Catalano. Quest'ultimo aveva pubblicato un articolo, «Il superorecchio», in cui riportava le dichiarazioni di Mancini sugli abusi perpretrati dai finanzieri tramite le intercettazioni telefoniche. Ne esce fuori uno scandalo che coinvolge i servizi segreti quali responsabili dello spionaggio, presunti giornalisti al soldo di quest'ultimi e alcuni nomi noti della politica e dell'economia italiana quali vittime dello spionaggio.

Descrizione

Fascc. 4

Antroponimi

Buttiglione, Giovanni Catalano, Giuseppe

Enti

Espresso (L'), periodico

Segnatura archivistica

Giacomo Mancini, 3.6.12

Giacomo Mancini

1908 - 2003

Fascc. 2.468 Video 583

Schedatura informatizzata a cura della Pro Archiviis Società Cooperativa, con sede in Mendicino (CS), anche con la collaborazione della CCIAA di Cosenza.

ricerca libera