unità 15 Processi (1 giugno 1974 - 16 maggio 1984)
Descrizione
Ritagli di giornale e fotocopie ritagli di giornale.
142 cc. 92 docc.
Contenuto
Processo a Gianguglielmo Rebora, direttore di «Candido», e all'impiegato comunale di Lago (Cosenza) Rinaldo Maiorca, per aver diffamato il padre di Giacomo Mancini. Giorgio Pisanò, direttore politico del settimanale e senatore del Movimento sociale italiano-destra nazionale, avrebbe avuto un ruolo determinante nella pubblicazione dell'articolo diffamatorio; processi a Giorgio Pisanò per lo scandalo Anas e per le accuse a Giacomo Mancini che avrebbe ordito una trappola ai danni del senatore missino con la collaborazione di del produttore cinematografico Dino De Laurentis, per la quale trappola Pisanò, non ancora senatore, e il fratello furono arrestati sotto l'accusa di aver estorto denaro in cambio dell'assicurazione di non pubblicare più articoli denigratori; processo a Pisanò accusato di diffamazione.
Sotto unità
1) "Processo contro «Candido» e Maiorca per articolo «Mancini sono quelli del 1943, quando il padre dell'ex ministro, prefetto di Cosenza, ha fatto ammassare le castagne della Provincia, unicamente per trarne ingenti guadagni»". 1974/06/01-1977/05/29;
2) "3 Processi Mancini-Pisanò. Udienza-Monza-18-2-1981= 1) processo per calunnia per lo scandalo ANAS rinviato al 24-3-1981 2) processo per diffamazione caso De Laurentis (atti inviati a Roma per «connessione» 3) processo per diffamazione per «nozze faraoniche» rinviato al 24-3-1981". 1981/02/16-1981/02/26;
3) "Processi Mancini-Pisanò-Monza-udienza del 24-3-81 1) processo per «nozze faraoniche» definito con condanna per Pisanò 2) processo per lo scandalo ANAS sospeso in attesa delle decisioni della Commissione Inquirente". 1981/03/25-1981/04/01;
4)Processo Mancini-Pisanò per l'articolo «Le nozze faraoniche della figlia di Mancini-Memoria dell'avv. Gullo dopo la sentenza del tribunale di Monza e i motivi di appello". 1982/04/23-1982/05/05.
Schedatura informatizzata a cura della Pro Archiviis Società Cooperativa, con sede in Mendicino (CS), anche con la collaborazione della CCIAA di Cosenza.