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Carla Capponi1900 - 2007

Carla Capponi (Roma 1918 - Zagarolo 2000), medaglia d'oro al valor militare per attività partigiana, è stata parlamentare, dirigente dell'Unione donne italiane e militante del Pci. Nata in una famiglia antifascista di origini marchigiane, il suo impegno politico inizia negli anni del liceo. Costretta ad abbandonare gli studi di giurisprudenza a seguito della morte del padre, un ingegnere minerario deceduto durante una spedizione in Albania nel 1940, lavora come segretaria presso l'ufficio informazioni del Pci clandestino, diretto da Luciano Lusana, primo comandante militare dei Gap centrali di Roma, poi assassinato a Via Tasso.
Durante l'occupazione tedesca di Roma, la sua casa al Foro di Traiano diviene punto di riferimento per riunioni di antifascisti e militanti comunisti come Giacchino Gesmundo, Adele Bei e Mario Leporatti. In uno di questi incontri conosce Rosario Bentivegna, che sposerà il 20 settembre 1944 e dal quale avrà la figlia Elena. La sua attività politica nella Resistenza inizia dopo l'8 settembre 1943 con la partecipazione agli scontri di Porta San Paolo; tra le sue azioni di guerra più note, l'attacco del 26 dicembre 1943 contro alcuni militari tedeschi impegnati nel cambio della guardia al carcere di Regina Coeli, l'assalto ad un'autocisterna tedesca vicina al Colosseo, il 9 marzo 1944, e l'azione di Via Rasella messa a punto il 23 marzo 1944 contro una colonna di 162 uomini dell'XI compagnia del III Battaglione SS-Polizeiregiment Bozen.
Costretta a fuggire da Roma a seguito del tradimento del gappista Guglielmo Blasi, è nominata vicecomandante delle formazioni partigiane tra Valmontone, Zagarolo e Palestrina, dietro il fronte di Cassino, con il grado di capitano. Nel dopoguerra viene eletta per due volte nelle liste del Partito comunista italiano e nominata componente della V Commissione Difesa alla Camera dei Deputati nella VI legislatura (1 luglio 1953-11 giugno 1958) e membro della IV Commissione Giustizia della Camera dei Deputati nella VI legislatura (25 maggio 1972-4 luglio 1976). Negli anni '70 si dedica, con impegno e passione, al risanamento delle borgate romane, coordinando l'impegno delle donne nelle periferie della Capitale come consigliere del Comune di Roma.

Il materiale documentario si presentava nel complesso in buono stato di conservazione.
La documentazione consisteva originariamente in circa 50 scatole di cartone rigido di colore marrone chiaro (60×40 cm circa), contenenti per lo più carte slegate, e di circa 40 faldoni cartacei (35×25 cm circa), nei quali il materiale era stato sommariamente accorpato, senza un ordine tipologico o cronologico. A questa documentazione si aggiungevano una serie di fascicoli svincolati (di plastica e/o cartone) contenenti una serie di carte sciolte, che andavano a costituire delle vere e proprie miscellanee di vario argomento.
Tenendo conto della gran mole di materiale, per la maggior parte abbandonato da tempo e in stato di disordine, si è ritenuto opportuno procedere ad una prima stima sulla consistenza della tipologia documentaria, conteggiando le unità di conservazione, in modo da favorire, in un secondo momento, il condizionamento e l'esame di alcune di esse.
Data la disposizione delle scatole di cartone rigido in un magazzino non predisposto alla consultazione e visto il tasso di umidità che avrebbe potuto influenzare sensibilmente lo stato delle carte, compromettendone la conservazione, si è ritenuto opportuno procedere immediatamente all'estrazione, alla schedatura e alla riproduzione fotografica in digitale della documentazione. Pertanto, di comune accordo con gli eredi, vennero presi in esame alcuni materiali contenuti all'interno dei numerosi fascicoli svincolati, dando ad essi una prima collocazione provvisoria. Si è infine deciso di suddividere la copiosa documentazione in alcune serie per argomento, in modo da rispecchiare l'ordine e l'accorpamento originariamente dato dalla Capponi alle sue carte.
Al momento del ritrovamento, il materiale risultava infatti provvisoriamente accorpato secondo un ordine sparso, assegnato durante un trasloco risalente al 1998-99, durante il quale tutto il materiale dell'on. Capponi era stato trasferito dalla precedente abitazione romana alla residenza degli eredi, a Zagarolo (Roma), dove l'on. Capponi aveva vissuto fino alla sua scomparsa il 24 novembre 2000.
Il fondo è stato oggetto di diversi traslochi nel corso dei quali la documentazione potrebbe aver subito una dispersione a tutt'oggi non verificabile con gli strumenti a disposizione.

Carla Capponi

1900 - 2007

42 buste, 134 fascicoli

Disponibile per la consultazione online.

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