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Antimafia (XIV leg.) - Documenti e Atti parlamentari1987 - 2006

Periodo di attività della Commissione: XIV leg. (29 novembre 2001 - 20 gennaio 2006)


La «Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare» è stata istituita con la legge 19 ottobre 2001, n. 386, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 250 del 26 ottobre 2001. Il 25 giugno 2001 era stato presentato dal deputato Boato il disegno di legge «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle problematiche relative al fenomeno della mafia e alle altre associazioni criminali similari» (n. 1036) del quale, il 3 luglio 2001, fu richiesta la procedura d'urgenza ex art. 69 comma 1 del Regolamento della Camera. Tale disegno di legge fu approvato dall'Assemblea di Montecitorio il 26 luglio, in un testo unificato con altri disegni di legge di analoga materia (nn. 1037, 1124, 1133, 1297, 1298), con il nuovo titolo «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare». Trasmesso al Senato (n. 543) nello stesso giorno, fu approvato definitivamente l'11 ottobre 2001, assorbendo altri disegni di legge di uguale argomento (nn. 63, 204, 450, 476, 522) e dando vita così alla legge istitutiva di questa Commissione.


La legge attribuì alla Commissione i seguenti compiti: «a) verificare l'attuazione della legge 13 settembre 1982, n. 646, e successive modificazioni, e delle altre leggi dello Stato, nonché degli indirizzi del Parlamento in materia di criminalità organizzata di tipo mafioso e similari; b) verificare l'attuazione delle disposizioni del decreto-legge 15 gennaio 1991, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 marzo 1991, n. 82, del decreto legislativo 29 marzo 1993, n. 119, del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'interno 24 novembre 1994, n. 687, e della legge 13 febbraio 2001, n. 45, e successive modificazioni, riguardanti le persone che collaborano con la giustizia e le persone che prestano testimonianza, e promuovere iniziative legislative e amministrative necessarie per rafforzarne l'efficacia; c) accertare la congruità della normativa vigente e della conseguente azione dei pubblici poteri, formulando le proposte di carattere legislativo e amministrativo ritenute necessarie per rendere più coordinata e incisiva l'iniziativa dello Stato, delle regioni e degli enti locali e più adeguate le intese internazionali concernenti la prevenzione delle attività criminali, l'assistenza e la cooperazione giudiziaria; d) accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali, con particolare riguardo agli insediamenti stabilmente esistenti nelle regioni diverse da quelle di tradizionale inserimento e comunque caratterizzate da forte sviluppo dell'economia produttiva, nonché ai processi di internazionalizzazione e cooperazione con altre organizzazioni criminali finalizzati alla gestione di nuove forme di attività illecite contro la persona, l'ambiente e i patrimoni; e) accertare le modalità di difesa del sistema degli appalti e delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi individuando le diverse forme di inquinamento mafioso e le specifiche modalità di interferenza illecita in ordine al complessivo sistema normativo che regola gli appalti e le opere pubbliche; f) verificare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto alle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, al riciclaggio e all'impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento della criminalità organizzata, nonché l'adeguatezza delle strutture e l'efficacia delle prassi amministrative, formulando le proposte di carattere legislativo e amministrativo ritenute necessarie, anche in riferimento alle intese internazionali, all'assistenza e alla cooperazione giudiziaria; g) verificare l'adeguatezza delle norme sulle misure di prevenzione patrimoniale, sulla confisca dei beni e sul loro uso sociale e produttivo, proponendo le misure idonee a renderle più efficaci; h) riferire al Parlamento al termine dei suoi lavori, nonché ogni volta che lo ritenga opportuno e comunque annualmente» (articolo 1 della legge 19 ottobre 2001, n. 386, «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare»).


Come stabilito dall'articolo 2 della legge istitutiva, la Commissione era composta da 25 senatori e da 25 deputati nominati dai Presidenti delle Camere; tali nomine furono annunciate il 23 novembre 2001 alla Camera e il giorno seguente in Senato mentre la Commissione si costituì il 29 novembre 2001, eleggendo nel suo seno il Presidente, senatore Roberto Centaro, e il suo Ufficio di Presidenza. Durante la sua attività produsse e approvò i seguenti documenti:


• Relazione annuale (relatore Centaro, Doc. XXIII, n. 3), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 30 luglio 2003;


• Documento conclusivo sul Piemonte e la Valle d'Aosta (relatore Peruzzotti, Doc. XXIII, n. 8), presentato il 22 luglio 2004;


• Relazione al Parlamento sulle questioni emerse in sede di applicazione della nuova normativa in tema di regime carcerario speciale previsto dall'articolo 41-bis dell'ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975, n. 354, modificata dalla legge 23 dicembre 2002, n. 279) (relatore Maritati, Doc. XXIII, n. 13), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 15 marzo 2005;


• Documento sulle problematiche concernenti il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali (Doc. XXIII, n. 14), presentato il 20 ottobre 2005. Agli atti è depositata anche la Relazione di minoranza riguardante il documento sulle problematiche concernenti il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali (Doc. XXIII, n. 14-bis), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 20 ottobre 2005;


• Relazione conclusiva (relatore Centaro, Doc. XXIII, n. 16), approvata il 18 gennaio 2006 e comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 20 dello stesso mese. Agli atti è depositata anche la Relazione conclusiva di minoranza (relatore Lumia, Doc. XXIII, n. 16-bis), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 20 gennaio 2006.

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