Antimafia (IV-VI leg.) - Documenti e Atti parlamentari
Periodo di attività della Commissione: IV leg. (6 luglio 1963 - 4 giugno 1968); V leg. (13 novembre 1968 - 24 maggio 1972); VI leg. (5 ottobre 1972 - 4 febbraio 1976)
La «Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia» è stata istituita con la legge 20 dicembre 1962, n. 1720. Il disegno di legge che chiedeva l'istituzione di tale Commissione fu presentato in Senato il 27 novembre 1958 (n. 280) dal senatore Parri e altri, e approvato l'11 aprile 1962 dall'Assemblea di Palazzo Madama. Trasmesso alla Camera (n. 3756) il 13 aprile 1962, fu approvato definitivamente il 12 dicembre 1962, dando vita così alla promulgazione della legge nella Gazzetta Ufficiale n. 331 del 29 dicembre 1962. La legge istitutiva indicava i compiti della Commissione che, «esaminate la genesi e le caratteristiche del fenomeno della mafia, [doveva] proporre le misure necessarie per reprimerne le manifestazioni ed eliminarne le cause» (articolo 2 della legge 20 dicembre 1962, n. 1720, «Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia»).
In base all'articolo 1 della legge istitutiva, la Commissione era composta da 15 deputati e da 15 senatori scelti dai Presidenti delle Camere i quali designavano anche il Presidente della Commissione, al di fuori dei predetti componenti della Commissione, tra i parlamentari dell'una o dell'altra Camera. Una volta nominati il Presidente e i componenti, la Commissione eleggeva nel suo seno gli altri membri dell'ufficio di Presidenza (due vice presidenti e due segretari).
Nella III legislatura la Commissione però non si costituì, per l'intervenuto scioglimento anticipato delle Camere (Cfr. D.P.R. 18 febbraio 1963, n. 62, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 18 febbraio 1963).
Nella IV legislatura la Commissione si è costituita il 6 luglio 1963, dopo la nomina a suo Presidente del senatore Donato Pafundi (nomina del Presidente e dei componenti annunciata al Senato il 25 giugno 1963 e alla Camera il 26 giugno 1963) e con l'elezione del suo ufficio di Presidenza.
Nella V legislatura si è costituita il 13 novembre 1968, dopo la nomina a suo Presidente dell'onorevole Francesco Cattanei (nomina del Presidente e dei componenti annunciata il 4 ottobre 1968 alla Camera e al Senato) e con l'elezione del suo ufficio di Presidenza.
Nella VI legislatura si è costituita il 5 ottobre 1972, dopo la nomina a suo Presidente del senatore Luigi Carraro (nomina del Presidente e dei componenti annunciata al Senato il 28 luglio 1972 e alla Camera il 1° agosto 1972) e con l'elezione del suo ufficio di Presidenza. In seguito alle dimissioni del presidente e della quasi totalità dei componenti, rassegnate il 23 gennaio 1973, furono nominati nuovamente i componenti e il presidente, senatore Carraro (nomine annunciate il 22 febbraio 1973).
Nel corso della sua attività la Commissione ha approvato i seguenti documenti:
- Relazione e proposte al termine della prima fase dei lavori, comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 7 agosto 1963 (relatore Pafundi, Doc. n. 6, IV leg.);
- Relazione sulla indagine svolta in merito alle vicende connesse alla irreperibilità di Luciano Leggio (relatore Malagugini, Doc. XXIII, n. 2, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 26 febbraio 1970;
- Relazione sui mercati all'ingrosso (relatori Bisantis, Gatto e Adamoli, Doc. XXIII, n. 2-bis, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 19 novembre 1970;
- Relazione sulle risultanze acquisite sul Comune di Palermo (relatore Pafundi, Doc. XXIII, n. 2-ter, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato l'8 luglio 1965;
- Relazione sull'indagine riguardante casi di singoli mafiosi (relatore Della Briotta, Doc. XXIII, n. 2-quater, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 6 luglio 1971;
- Relazione sull'indagine riguardante le strutture scolastiche in Sicilia (relatori Meucci, Berthet, Flamigni, Scardavilla, Doc. XXIII, n. 2-quinquies, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 22 luglio 1971;
- Relazione sui rapporti tra mafia e banditismo in Sicilia (relatore Berardinetti, Doc. XXIII, n. 2-sexies, V leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 4 maggio 1972;
- Relazione sui lavori svolti e sullo stato del fenomeno mafioso al termine della V legislatura (relatore Cattanei, Doc. XXIII, n. 2-septies, V leg.), contenente l'indice analitico della documentazione esistente agli atti della Commissione, comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 4 maggio 1972;
- Relazione su una indagine concernente intercettazioni telefoniche connesse all'irreperibilità di Luciano Liggio ed alle dichiarazioni del Procuratore generale dottor Carmelo Spagnuolo al settimanale "Il Mondo" (relatore Mazzola, Doc. XXIII, n. 1, VI leg.), comunicata alle Presidenze di Camera e Senato il 26 febbraio 1975.
La legge istitutiva non prevedeva un termine di scadenza per l'effettuazione dell'inchiesta; la Commissione concluse i propri lavori con la presentazione della relazione finale (relatore Carraro, Doc. XXIII, n. 2, VI leg.) e di due relazioni di minoranza (relatore La Torre ed altri, Doc. XXIII, n. 2, VI leg.; relatore Nicosia ed altri, Doc. XXIII, n. 2, VI leg.), tutte comunicate alle Presidenze di Camera e Senato il 4 febbraio 1976.
La Commissione presieduta dal senatore Carraro assunse il 10 giugno 1976 la decisione in ordine al regime di pubblicità degli atti della propria legislatura e di quelli delle omologhe Commissioni delle due legislature precedenti: si tratta di 33 tomi ripartiti in 5 volumi e un indice generale (v. Guida all'Archivio storico del Senato, marzo 2003, p. 207). Essi sono comunemente definiti come congiuntamente appartenenti alla "Prima Antimafia", in quanto il relativo fondo archivistico fu oggetto di versamento unico e coacervato al solo Senato della Repubblica (cfr. corrispondenza da Presidente Senato 26 maggio 2016 a Presidente antimafia, ove si ricorda che anche "l'archivio della Commissione parlamentare antimafia della V legislatura venne versato, al termine dei lavori", nell'Archivio storico del Senato).