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Sistema sanitario nazionale (XVI leg.)2008 - 2013

Periodo di attività della Commissione: XVI leg. (18 novembre 2008 - 11 febbraio 2013)


La «Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale» è stata istituita con deliberazione 30 luglio 2008, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 182 del 5 agosto 2008. Come previsto dall'articolo 1 di tale deliberazione, la Commissione era composta da 20 senatori nominati dal Presidente del Senato che designava anche il suo Presidente al di fuori dei predetti componenti. La Commissione si costituì con la nomina a suo Presidente del senatore Ignazio Marino (nomina annunciata l'8 ottobre 2008) e con l'elezione, da parte della Commissione, degli altri membri dell'ufficio di Presidenza, avvenuta il 18 novembre 2008.


Il 29 aprile 2008 erano state presentate dai senatori Marino e Tomassini due distinte proposte di «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale» (rispettivamente il Doc. XXII, n. 1 e il Doc. XXII, n. 2). Successivamente, il 12 maggio il senatore Cursi presentò un'analoga proposta (Doc. XXII, n. 3) e la senatrice Bianchi fece altrettanto il 14 dello stesso mese (Doc. XXII, n. 4). Tali documenti, aventi lo stesso titolo, si ponevano in diretta linea di continuità con le precedenti Commissioni d'inchiesta concernenti il sistema sanitario italiano. Assegnati in sede referente alla Commissione permanente Igiene e sanità, i documenti furono esaminati congiuntamente dalla stessa Commissione nel mese di giugno, che assunse il Doc. XXII, n. 1 come testo base. Nella seduta antimeridiana del 30 luglio i documenti furono discussi dall'Assemblea di Palazzo Madama che approvò il Doc. XXII, n. 1, decretando il contemporaneo assorbimento da parte di questo dei Doc. XXII, nn. 2, 3 e 4, dando così vita alla deliberazione istitutiva.


La missione istituzionale affidata alla Commissione di inchiesta dagli articoli 1 e 2 della deliberazione istitutiva è stata caratterizzata da una sostanziale continuità con i compiti attribuiti alle omologhe Commissioni di inchiesta che hanno operato nella XII, XIII, XIV e XV Legislatura. Muovendosi quindi nel solco delle precedenti Commissioni d'inchiesta, e acquisendo la documentazione prodotta o raccolta dalle precedenti Commissioni, la Commissione, al fine di dare sistematicità alla propria azione istituzionale, individuò specifici filoni di indagine, coordinati da relatori appositamente individuati, ai quali intese ricondurre le singole attività istruttorie. I singoli filoni di indagine si concretizzarono nelle seguenti inchieste: inchiesta sull'analisi comparativa dell'efficienza, della qualità e dell'appropriatezza delle Aziende sanitarie italiane; inchiesta su alcuni aspetti della medicina territoriale, con particolare riguardo al funzionamento dei Servizi pubblici per le tossicodipendenze e dei Dipartimenti di salute mentale; inchiesta sul ricorso alle consulenze esterne nel settore sanitario; inchiesta sulle condizioni strutturali degli ospedali collocati in zone a rischio sismico o di diversa natura; inchiesta sui fenomeni di corruzione nell'ambito del Servizio sanitario nazionale; inchiesta sull'organizzazione dei prelievi e dei trapianti di organi; inchiesta sull'assistenza sanitaria alle persone affette da gravi forme di disabilità; inchiesta sull'attuazione della normativa in materia di terapia del dolore ed inchiesta sulle strutture socio-sanitarie per il ricovero e l'assistenza degli anziani.


La Commissione si avvalse della facoltà, prevista dal Regolamento interno, di riferire all'Assemblea del Senato (attraverso la stampa e la distribuzione di relazioni), anche prima del termine dei propri lavori, sulle risultanze delle indagini e degli esami svolti e ritenne di esercitare tale facoltà in relazione a due filoni di indagine: l'inchiesta sull'«efficacia, l'efficienza e l'appropriatezza delle cure prestate al signor Stefano Cucchi» (relatori Soliani e Galioto, Doc. XXII-bis, n. 2) e l'inchiesta «sulle condizioni di vita e di cura all'interno degli Ospedali psichiatrici giudiziari» (relatori Saccomanno e Bosone, Doc. XXII-bis, n. 4). Dalla presentazione dei risultati dell'inchiesta sugli Ospedali psichiatrici giudiziari scaturì una particolare attenzione parlamentare sul tema, che produsse sia incisivi atti di indirizzo e di sindacato ispettivo (interrogazioni a risposta scritta nn. 481, 1082, 5758, 8496, 8618, 8685, 9002; interrogazione a risposta orale n. 2163; mozioni nn. 238, 284, 530), sia una norma ad hoc, inserita nel decreto-legge sull'emergenza carceraria (decreto-legge 22 dicembre 2011, n. 211, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 febbraio 2012, n. 9).


La complessità dei compiti attribuiti indusse la Commissione a seguire un metodo di lavoro multiforme e articolato, che si avvalse sia dei tradizionali strumenti dell'inchiesta parlamentare, come le audizioni ed i sopralluoghi, sia di una continua e fattiva cooperazione con l'Autorità giudiziaria, che - ove necessario a fini di coordinamento - venne informata e coinvolta nelle iniziative assunte, in spirito di leale collaborazione interistituzionale. Nello specifico, tale metodo di lavoro si articolò, di norma, in un iniziale approfondimento conoscitivo, affidato al Nucleo NAS a supporto della Commissione, volto all'acquisizione di elementi informativi sui casi segnalati, anche attraverso un raccordo con le realtà territoriali interessate. In secondo luogo, laddove se ne ravvisò la necessità, venne acquisita ulteriore documentazione mediante richiesta all'autorità giudiziaria procedente, o alle stesse strutture coinvolte o ai competenti Assessorati. Inoltre, quando ritenuto opportuno, la Commissione decise di svolgere audizioni degli stessi Magistrati procedenti o effettuando ispezioni in loco.


La Commissione approvò la relazione finale il 30 gennaio 2013 (relatore Marino, Doc. XXII-bis, n. 10), trasmettendola alla Presidenza del Senato l'11 febbraio dello stesso anno.

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