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Sistema sanitario nazionale (XV leg.)2006 - 2008

Periodo di attività della Commissione: XV leg. (15 novembre 2006 - 12 marzo 2008)


La «Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale» è stata istituita con deliberazione del 19 luglio 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 170 del 24 luglio 2006. Come previsto dagli articoli 1 e 4 di tale deliberazione, la Commissione era composta da 20 senatori nominati dal Presidente del Senato che designava anche il suo Presidente al di fuori dei predetti componenti. La Commissione si costituì con la nomina a suo Presidente del senatore Antonio Tomassini (nomina annunciata il 7 novembre 2006) e con l'elezione, da parte della Commissione, degli altri membri dell'ufficio di Presidenza, avvenuta il 15 novembre 2006.


Il 28 aprile 2006 era stata presentata dal senatore Tomassini la proposta di «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale» (Doc. XXII, n. 1). Il 5 maggio il senatore Cursi presentò un'analoga proposta (Doc. XXII, n. 5). Tali documenti si ponevano in diretta linea di continuità con le precedenti Commissioni d'inchiesta concernenti il sistema sanitario italiano. Assegnati in sede referente, nel mese giugno, alla Commissione permanente Igiene e sanità, i documenti furono esaminati congiuntamente dalla stessa Commissione nel mese di luglio e, nella seduta antimeridiana del 19 dello stesso mese, furono discussi dall'Assemblea di Palazzo Madama che approvò il Doc. XXII, n. 1, decretando il contemporaneo assorbimento da parte di questo del Doc. XXII, n. 5 e dando così vita alla deliberazione istitutiva.


Il compito affidato alla Commissione dal dettato di tale deliberazione, pur denotando una sostanziale continuità con i compiti attribuiti alle omologhe Commissioni di inchiesta che avevano operato nella XII, XIII e XIV legislatura, si contraddistinse per ampiezza e complessità, poiché accanto all'obiettivo di rafforzare lo stato delle conoscenze relative alle condizioni organizzative ed ai modelli produttivi delle strutture sanitarie pubbliche e private, di ricovero o di assistenza extraospedaliera (art. 1, comma 1), di verificare lo stato di attuazione delle politiche sanitarie e socio-sanitarie sull'intero territorio nazionale (art. 1, comma 2) e di valutare i profili di ordine finanziario legati alla spesa sanitaria regionale ed alla spesa privata sostenuta dai cittadini (art. 2, commi 1 e 2), dedicò spazio anche a questioni specifiche. In tal senso, segnaliamo l'attenzione per l'organizzazione dei prelievi e dei trapianti di organi (art. 2, comma 5, lettera b), sui meccanismi e i criteri adottati in relazione alla selezione delle classi di farmaci prescritti per determinate patologie (art. 2, comma 5, lettera c), sull'attività e l'organizzazione delle unità di terapia nei reparti di medicina neo-natale, nonché le esperienze in campo materno-infantile presso i distretti socio-sanitari (art. 2, comma 6, lettera c) e sulla realizzazione di un sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria, di cui all'art. 1, comma 288, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (art. 2, comma 6, lettera h), n. 2).


La Commissione, ai fini dello svolgimento dei compiti ad essa assegnati, acquisì la documentazione prodotta o raccolta dalle precedenti Commissioni d'inchiesta in materia sanitaria. La complessità dei compiti attribuitole, la indusse a seguire un metodo di lavoro che si avvalse in primo luogo dei tradizionali strumenti dell'inchiesta parlamentare, come le audizioni e i sopralluoghi, ma anche di una costruttiva cooperazione con l'Autorità giudiziaria che fu previamente informata e coinvolta nelle iniziative assunte, in «uno spirito di doverosa collaborazione tra organi di poteri distinti e diversi, per fini di giustizia» (sentenza della Corte costituzionale 22 ottobre 1975, n. 231, su giudizio per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato). Nello specifico, questo metodo di lavoro si articolò in un iniziale approfondimento conoscitivo, affidato al nucleo NAS a supporto della Commissione, volto ad acquisire elementi informativi sui casi segnalati, anche attraverso un raccordo con le realtà territoriali interessate. In secondo luogo, in determinate circostanze, si intese procedere all'acquisizione di ulteriore documentazione richiesta o all'Autorità giudiziaria procedente o alle stesse strutture coinvolte o agli Assessorati competenti. Inoltre, qualora ritenuto opportuno, questo approfondimento proseguì anche attraverso specifiche audizioni degli stessi magistrati.


Il lavoro svolto dalla Commissione si articolò anche in inchieste su singoli argomenti: inchiesta sull'attuazione del Piano nazionale della prevenzione e delle emergenze sanitarie con ripartizione delle spese, sul funzionamento del Sistema nazionale di verifica e controllo sull'assistenza sanitaria (Si-VeAS) e sulla Commissione unica sui dispositivi medici (CUD); inchiesta sugli aspetti strutturali, igienico-sanitari, tecnologici e organizzativi degli ospedali italiani, con particolare riguardo a quelli di insegnamento; inchiesta sui coma neurovegetativi, sull'assistenza domiciliare ed il Servizio sanitario nazionale nelle diverse realtà regionali; inchiesta sull'aggiornamento professionale in sanità in riferimento alla formazione continua (ECM); inchiesta in merito all'organizzazione dei prelievi e dei trapianti di organi; inchiesta sulla verifica e lo sviluppo del settore farmaceutico in Italia e sul ruolo dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA).


Dalle risultanze di queste inchieste, nonché dalle valutazioni avanzate dai singoli relatori delle stesse, si delineò un quadro conoscitivo le cui valutazioni e analisi sono contenute nella relazione finale sull'attività della Commissione (relatore Tomassini, Doc. XXII-bis, n. 3), approvata dalla Commissione il 12 marzo 2008 e da essa trasmessa alla Presidenza del Senato lo stesso giorno.

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