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CARISSIMO Gennaro

26 dicembre 1846 - 20 gennaio 1927 Nominato il 24 novembre 1913 per la categoria 21 - Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria provenienza Campania

Commemorazione

 

Atti Parlamentari - Commemorazione
Tommaso Tittoni, Presidente

Onorevoli colleghi. Molti e gravi lutti ci hanno colpito nel lungo intervallo dei nostri lavori. [...]
Il 20 gennaio moriva improvvisamente in Roma il nobile avv. Gennaro Carissimo. Foiano di Valfortore lo aveva visto nascere di antica famiglia patrizia il 26 dicembre 1846. Conseguita a vent'anni la laurea in giurisprudenza, entrò in magistratura, uscendone dopo oltre un decennio, giudice di Tribunale, per dedicarsi ai cospicui interessi famigliari, e lasciando fama di eletto magistrato. Stabilitosi in Oria, si dedicò sovratutto a due compiti: all'amministrazione del vasto patrimonio ed al bene della città scelta a sua seconda patria. Promosse l'agricoltura, sviluppando in tutta la regione la coltivazione intensiva e l'impiego di mezzi razionali, sì da migliorare assai notevolmente le condizioni di migliaia di lavoratori: per il primo pensò e tentò con mezzi sia pure inadeguati di risolvere il problema dell'irrigazione nel sottosuolo: onde si ebbe la nomina a cavaliere del lavoro.
Al bene della sua Oria dedicò ogni cura, favorendo anzitutto la pacificazione degli animi prima divisi in aspre contese, e poi promuovendone l'edilizia, la viabilità e l'igiene. Dopo il disastroso ciclone che nel 1897 recò a tutta la regione di Oria gravissimi danni, si adoperò, con grande spirito di carità ad alleviare la tremenda sventura. Ed altri innumeri atti di munificenza egli seppe compiere, fino a costruire a sue spese una grande via per dar lavoro a un'ingente massa di disoccupati. Dal 1905 per molti anni fu sindaco di Oria, fu anche consigliere e vicepresidente del Consiglio provinciale e ricoprì altre numerose cariche pubbliche.
Dal 24 novembre 1913 era nostro collega, a noi tutti assai caro per la sorridente affabilità, per la bontà grande del cuore; fu sempre assai assiduo ai nostri lavori, per meglio attendere ai quali si era trasferito in Roma.
Gennaro Carissimo fu un animo eletto, un cittadino benemerito, un munifico benefattore. Chiniamo reverenti la fronte sulla sua bara ed esprimiamo alla nobile sua famiglia il nostro commosso rammarico. (Bene).
FEDERZONI, ministro delle colonie. Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FEDERZONI, ministro delle colonie. Il Governo aggiunge una sua parola di reverente compianto alla celebrazione dei senatori defunti, nobilmente fatta dall'illustre Presidente di questa Assemblea. Di così alto elogio erano degne le loro benemerenze o che fossero acquistate nel campo delle pubbliche amministrazioni, e in una lunga e onorata carriera parlamentare, come per parte dei senatori Carissimo, [...]
Tutti questi uomini insigni lasciano un ricco retaggio di affetti e di esempi. La nazione lo raccoglie e lo saprà degnamente custodire”. (Vive approvazioni - Applausi).

Senato del Regno, Atti parlamentari. Discussioni,28 marzo 1927.