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Interventi per la salvaguardia di Venezia

Commissione parlamentare per il parere al Governo sulle norme delegate in materia di interventi per la salvaguardia di Venezia

Sintesi

VI legislatura (25 maggio 1972 - 4 luglio 1976)

La Commissione, composta da 10 senatori e 10 deputati, fu nominata al Senato e alla Camera rispettivamente il 31 luglio 1973 e il 1° agosto 1973.

Il disegno di legge Interventi per la salvaguardia di Venezia, di iniziativa governativa, fu presentato in Senato (n. 256) il 1° agosto 1972. Nella seduta del giorno successivo, l'Assemblea deliberò che, per il suo esame, fosse adottata la procedura abbreviata applicando l'art 81 del Regolamento, in quanto il disegno di legge che si proponeva all'esame del Parlamento era già stato esaminato e approvato nella precedente legislatura dal Senato (n. 1948), ma non aveva potuto essere discusso dall'altro ramo del Parlamento per l'anticipata chiusura della legislatura.

Il testo proposto dal Governo era quindi quello risultante dalla discussione e approvazione da parte del Senato nella V legislatura. Assegnato in sede referente alla Commissione lavori pubblici, fu esaminato nel settembre 1972 e discusso nell'ottobre 1972 dall'Assemblea che lo approvò l'11 di quel mese, emendandolo e assorbendo il disegno di legge n. 362, Norme per la salvaguardia e la rinascita di Venezia. Trasmesso alla Camera (n. 934) il 12 ottobre 1972, fu assegnato per l'esame in sede referente alla Commissione lavori pubblici ed esaminato tra il 16 novembre 1972 e il 14 febbraio 1973. Discusso dall'Assemblea dal 23 febbraio all'8 marzo 1973, fu approvato in quest'ultima data, con emendamenti e assorbendo i disegni di legge n. 783, Norme per la salvaguardia e la rinascita di Venezia e n. 1195, Nuove norme per Venezia. Trasmesso di nuovo al Senato (n. 256-B) il 14 marzo 1973 e assegnato per l'esame in sede referente alla Commissione lavori pubblici, fu da questa esaminato il 4 aprile 1973, e poi discusso e approvato definitivamente dall'Assemblea il 13 aprile 1973. Divenne la legge 16 aprile 1973, n. 171. Questa legge, all'articolo 9, prevedeva una Commissione parlamentare consultiva, con il compito di fornire parere in merito alle norme legislative delegate al Governo le quali sarebbero state emanate secondo i criteri direttivi indicati nella legge stessa.

Il problema della salvaguardia di Venezia, a causa anche della sua particolare posizione geografica, spesso è stato all'attenzione dei Governi che si sono succeduti fin dall'epoca monarchica e poi in quella repubblicana. Il problema, però, assunse carattere di particolare gravità ed urgenza negli anni '60 e '70 del Novecento, suscitando anche risonanza internazionale. I problemi della laguna erano individuabili essenzialmente in tre ambiti, di cui il primo atteneva alla condizione ambientale, i cui problemi erano fondamentalmente rappresentati dalla sommersione progressiva del terreno dovuta al progressivo sprofondamento di Venezia in rapporto al livello marino, nonché dalle inondazioni periodiche che andavano aggravandosi come anche l'ambiente biologico legato alla salubrità dell'acqua lagunare e ai fattori di inquinamento. Un secondo ambito di problemi era rappresentato dalla demografia veneziana, dalla sua evoluzione e dai suoi cambiamenti (crescita della densità fino all'inizio degli anni '50 e successivo spopolamento progressivo del centro storico, spostamenti dei lavoratori verso la terraferma e parallelo sviluppo del porto industriale di Marghera, condizioni delle abitazioni, spesso insalubri). Il terzo ambito, infine, era la conseguente tutela del patrimonio monumentale-architettonico, artistico e più in generale culturale.

Con decreto interministeriale 4 settembre 1962, n. 16917, il Governo costituì un Comitato di studi che il 15 luglio 1963 presentò una relazione nella quale indicava i problemi da affrontare e sosteneva la necessità di approfondirne la conoscenza con mezzi scientifici e finanziari adeguati. Venne così costituito, con decreto interministeriale 24 giugno 1966, n. 10387, un altro Comitato (detto «Comitatone») con il compito di dare attuazione al programma di studio e di ricerche: a conclusione dei propri lavori, il Comitato presentò una relazione che sicuramente ebbe un ruolo nell'elaborazione del provvedimento legislativo che il Governo sottopose al Parlamento il 1° agosto 1972 e che divenne la legge 16 aprile 1973, n. 171. La situazione di Venezia, a seguito dell'eccezionale alluvione del 4 novembre 1966, divenne oggetto di allarme nazionale ma comportò molteplici iniziative anche a livello internazionale: qui vogliamo ricordare il Rapporto su Venezia, pubblicato nel maggio 1969 ad opera di due membri del Segretariato dell'UNESCO, Louis-Jacques Rollet-Andriane e Michel Conil-Lacoste. La stessa istituzione, inoltre, inserì il problema di Venezia nel quadro dei suoi impegni prioritari, confermando l'intenzione di attuare un programma di interventi che avrebbero affiancato il piano globale per la preservazione del patrimonio artistico e culturale della città promosso dallo Stato italiano. Tale impegno fu poi ribadito in occasione della II sessione del Comitato consultivo dell'UNESCO per Venezia (2-5 settembre 1970).