Accordi di Osimo
Commissione parlamentare per il parere al Governo sui decreti da emanare in esecuzione degli accordi fra l'Italia e la Jugoslavia, firmati a Osimo il 10 novembre 1975
Sintesi
VII legislatura (5 luglio 1976 - 19 giugno 1979)
La Commissione, composta da 15 senatori e 15 deputati, fu nominata al Senato e alla Camera l'8 giugno 1977.
Presidente: sen. Sarti Adolfo.
All'indomani della seconda guerra mondiale le rivendicazioni italiane e jugoslave su Trieste condussero ad una soluzione di compromesso tra i due blocchi che miravano al controllo di quel territorio. Venne così istituito nel 1947, sotto l'egida dell'Onu, il Territorio libero di Trieste (Tlt); tale soluzione, però, a causa della difficoltà di nominare un governatore per il Tlt gradito sia agli angloamericani sia ai sovietici, fu concretamente impraticabile. Il Territorio fu pertanto diviso in due zone d'occupazione militare: la zona A, comprendente la città di Trieste, amministrata dagli Alleati; la zona B, comprendente l'angolo nordoccidentale dell'Istria, amministrata dagli jugoslavi. Con il Memorandum d'intesa firmato a Londra il 5 ottobre 1954 da Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia e Jugoslavia, cessava l'occupazione militare angloamericana sulla zona A, che veniva riunita all'Italia mentre la Jugoslavia estendeva la propria amministrazione civile alla zona B, che già occupava militarmente dalla fine della seconda guerra mondiale. La situazione che si stabiliva di fatto in questa occasione fu poi formalmente sancita in linea definitiva soltanto con la firma, da parte dell'Italia e della Jugoslavia, del trattato di Osimo, avvenuta il 10 novembre 1975.
Il disegno di legge Ratifica ed esecuzione del Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, con allegati, nonché dell'Accordo tra le stesse Parti, con allegati, dell'Atto Finale e dello Scambio di note, firmati ad Osimo (Ancona) il 10 novembre 1975, presentato alla Camera (n. 440) il 20 settembre 1976 e definitivamente approvato dal Senato (n. 407) il 24 febbraio 1977, divenendo la legge 14 marzo 1977, n. 73, prevedeva, all'art. 3, l'istituzione di questa Commissione: la legge autorizzava, infatti, il Governo ad emanare entro 18 mesi dalla data dello scambio degli strumenti di ratifica degli atti (ossia a) il trattato fra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, b) l'accordo sulla promozione della cooperazione economica tra la Repubblica italiana e la Repubblica socialista federativa di Jugoslavia, c) l'atto finale - tutti firmati ad Osimo il 10 novembre - e d) lo scambio di lettere concernente la cittadinanza delle persone che si sarebbero trasferite in Italia sulla base delle disposizioni del trattato), le norme necessarie, anche sotto gli aspetti tecnico, finanziario e fiscale, finalizzate ad assicurare l'esecuzione degli obblighi derivanti dagli atti citati e a consentirne l'attuazione. Tali decreti legislativi sarebbero stati emanati dal Governo previa consultazione della giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia e sentito il parere espresso da questa Commissione.