senato.it | archivio storico

Amministrazione del debito pubblico

Commissione di vigilanza sull'amministrazione del debito pubblico

Sintesi

I legislatura (8 maggio 1948 - 24 giugno 1953)
II legislatura (25 giugno 1953 - 11 giugno 1958)
III legislatura (12 giugno 1958 - 15 maggio 1963)
IV legislatura (16 maggio 1963 - 4 giugno 1968)
V legislatura (5 giugno 1968 - 24 maggio 1972)
VI legislatura (25 maggio 1972 - 4 luglio 1976)
VII legislatura (5 luglio 1976 - 19 giugno 1979)
VIII legislatura (20 giugno 1979 - 11 luglio 1983)
IX legislatura (12 luglio 1983 - 1 luglio 1987)
X legislatura (2 luglio 1987 - 22 aprile 1992)
XI legislatura (23 aprile 1992 - 14 aprile 1994)


La Commissione era composta da 3 senatori e da 3 deputati, nonché da personalità esterne al Parlamento.


Per la I legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera rispettivamente il 25 novembre e il 1° dicembre 1948.

Per la II legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera rispettivamente il 27 giugno e il 19 luglio 1953.

Per la III legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera rispettivamente l'11 e il 16 luglio 1958.

Per la IV legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera il 3 ottobre 1963.

Per la V legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera il 24 luglio 1968.

Per la VI legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato il 27 luglio 1972 e il 26 novembre 1975 e dalla Camera il 1° agosto 1972.

Per la VII legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera rispettivamente il 13 e il 28 ottobre 1976.

Per l'VIII legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato il 19 dicembre 1979.

Per la IX legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera il 1° febbraio 1984.

Per la X legislatura ii commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera il 28 aprile 1988.

Per la XI legislatura i commissari parlamentari furono eletti dal Senato e dalla Camera il 17 febbraio 1993.


La Commissione di vigilanza sull'amministrazione del debito pubblico venne istituita nel 1861, all'indomani dell'unificazione italiana, parallelamente alla creazione del concetto di debito pubblico italiano: con l'unificazione politica del paese, infatti, sorse la necessità di procedere al riconoscimento degli antichi debiti dei cessati Governi pre-unitari e di stabilire le condizioni e le norme concernenti i futuri debiti che si sarebbero creati nel neonato Stato. Venne così istituito, con la legge 10 luglio 1861, n. 94, il Gran Libro del Debito pubblico, cui seguirono le leggi 4 agosto 1861, n. 174, 3 settembre 1868, n. 4580, 29 giugno 1871, n. 339, e 19 aprile 1872, n. 765, le quali determinarono la ricognizione della maggior parte degli antichi debiti, e l'iscrizione di essi nel Gran Libro. La stessa legge n. 94 del 1861 istituì la Commissione di vigilanza sull'amministrazione del debito pubblico, prevedendo anche che la stessa Commissione pubblicasse ogni anno una relazione concernente il debito pubblico dell'anno precedente e che tale relazione venisse presentata al Parlamento dal Ministro del Tesoro. La stessa legge prevedeva anche che la Commissione fosse composta da tre senatori e tre deputati, nominati dalle rispettive Camere in ciascuna sessione; da tre consiglieri di Stato, nominati dal presidente del Consiglio; da un consigliere della Corte dei conti, nominato dal presidente della medesima; da uno dei presidenti delle Camere di commercio del Regno, nominato dal Ministro dell'Agricoltura, Industria e Commercio; dal segretario generale della Corte dei conti.
Successivamente, con la legge 24 dicembre 1908, n. 750, il Governo veniva autorizzato a pubblicare un testo unico di tutte le leggi in materia di debito pubblico, nonché il Regolamento generale per l'esecuzione di esso. Il Testo unico e il Regolamento furono rispettivamente approvati con i Regi Decreti 17 luglio 1910, n. 536 e 19 febbraio 1911, n. 298.
La Commissione ha operato fino alla XI legislatura repubblicana: con la discussione parlamentare del disegno di legge «Interventi correttivi di finanza pubblica» (AS n. 1508/AC n. 3339), e particolarmente con l'approvazione da parte dell'Assemblea del Senato, nella seduta pomeridiana del 3 novembre 1993, dell'emendamento 5.2024, presentato dal senatore Pavan e altri, che chiedeva la soppressione della Commissione, questa cessò di esistere. Il senatore Pavan era, all'epoca, uno dei componenti della Commissione e, nell'illustrare l'emendamento, rilevava che non era mai stata convocata da quando ne faceva parte, sottolineandone dunque, a quelle condizioni, l'inutilità.